29 gen 2013

il mio micro-pugno-magico

e i bambini osservano muti
di Giuseppe Marotta
Corbaccio pagine 221 14,90

Chi è Remì Cafuro? E' un bambino di dieci anni di Napoli, vive in un superattico con tutta la famiglia, il nonno Raffaele,  detto don Furore, è il boss del rione Vasto, mammasantissima che tutti devono servire e riverire e chi fa le cose storte, finisce incaprettato, massacrato di botte ed esposto nella piazza del mercato ittico del rione come alla gogna, oppure in un pilastro di cemento e si dice ( e questa ve la canto) che verso le parti di Mondragone molti pilastri sulla statale non sono fatti di solo cemento.
Giuseppe Marotta,scrittore
Con don Furore c'è il fratello, zio Geggè, camorrista e viveur con un ristorante in Germania che si chiama "La Camorra" che a Napoli per ordine della Magistratura non potrebbe mettere più piede, ma se ne fotte e continua a starci. Poi c'è nonna Rusinella moglie serva di don Raffaele , Antonio Cafuro è il figlio del boss,mezzacartuccia per sommo dispiacere del padre che ormai è rassegnato ad avere "nu figlio strunz!" Infine c'è lei, Giovanna, moglie di Antonio: la mamma di Remì. All'inizio Giovanna era felice di far parte di questa famiglia di delinquenti perchè era innamorata di Antonio, ma poi le cose cambiarono, troppe mazzate, troppe volte questa ragazza era finita a leccarsi le ferite fisiche e morali abbracciata al suo bambino a causa di Antonio che al padre padrone non sapeva e non voleva ribellarsi,così ,come spesso capita alle donne "sole e maltrattate", la ragazza s'innamorò di  Johnny,un giostraio forte e bello che  mai e poi mai si sarebbe permesso di "sfracassarla di mazzate".
 I due decisero di scappare insieme per rifarsi una vita,ma questa fuga fu l'inizio dell'inferno.
 Don Furore, classe '39 che aveva fatto fortuna mazziando i soldati americani durante la guerra,uccidendo senza pietà tutti i rivali nel suo rione, con amici a Palermo e in Parlamento, a una zoccola come quella la doveva ammazzare,ma non poteva. Primo perchè ad ammazzare a quella zoccola ci doveva pensare quella mezzacartuccia di Antonio, il cornuto!; secondo perchè Geggè gli aveva riferito che Johnny era il figlio del Drago, un boss slavo assai potente e ucciderlo avrebbe conportato dichiarare guerra a quegli zingari di...;infine cosa non trascurabile, il contabile del clan, quella che conosceva entrate e uscite di tutto e tutti era Giovanna, dunque: "come si poteva vendicare don Raffaele?"
L'originalità di questo romanzo sta nel fatto che a raccontarvi questa guerra di camorra è un bambino di dieci anni, con tutte le paure e le incertezze dei bambini di quell'età, attaccatissimo alla mamma , sempre pronto a cambattere i grandi con il suo micro-pugno-magico e a "cacarsi sotto" di fronte alle continue scene di violenza alle quali deve assistere. Se Diego De Silva in "Certi bambini" ha raccontato i bambini iniziati alla violenza per conquistarsi un posto nel clan, se Pino Imperatore in "Benvenuti in Casa Esposito" si è fatto gioco di tutti i luoghi comuni legati ai clan mettendo a nudo con l'ironia la loro miseria,Giuseppe Marotta ci offre la descrizione di una ribellione , quella dei bambini che non sono eroi e che se lo diventano è perchè la nobiltà d'animo che hanno dentro è più forte di qualsiasi kalashnikov, perchè i bambini, certi bambini, anche se osservano muti quello che gli accade intorno,non rimarranno fermi mai perchè sanno istintivamente pensare e agire  meglio dei grandi.

di Luigi De Rosa



27 gen 2013

Paraneofrottole,la Verità è troppo banale per essere falsa!

Sergio Saggese e Luigi De Rosa
tutto torna
di Sergio Saggese
Edizioni Il Monocordo pagine 74 € 8,00

Un racconto che fa pensare
un racconto che sorprende
un racconto che Sergio dedica
ad un amico che non è più tra noi :

"La pazzia di Dio è più saggia degli uomini
e la debolezza di Dio più forte degli uomini
...Se qualcuno tra di voi presume di essere un saggio
in questo secolo,diventi pazzo per diventare saggio".
Cor.1,25.3,18b
in ricordo di Carlo Cautiero


Michel Dumas non sta più nella pelle dalla rabbia, in una villa a Montpellier sono state ritrovate le "Paraneofrottole" opera letteraria inedita  di Jean Louis Ranguin, il grande critico letterario si domanda come possa essergli sfuggito un simile scritto e soprattutto: "che diavolo sono le paraneofrottole"?
Il filo dei suoi pensieri è interrotto dalla telefonata dell'amico Jules Chatelain che oltre a ribadire il ritrovamento del prezioso scritto aggiunge alla storia altri particolari interessanti,infatti a trovare le "paraneofrottole" è stato il vecchio maggiordomo dello scomparso poeta francese, mentre sistemava dei gerani in giardino. Monsieur Jalome sistemando il terriccio alla base dei fiori si è imbattuto in un cofanetto, dentro c'era lo scheletro del pappagallo, un Amàzona versicolor, appartenuto al poeta e queste benedette "paraneofrottole", ma non è tutto, perchè all'intricata vicenda squisitamente "metrico-retorica" si aggiunge la morte violenta dello stesso maggiordomo!
Sergio Saggese come sottolineano, Nando Vitali e Giovanni Nurcato nella postfazione, ci regala una "chicca" letteraria , un racconto ricco di colpi di scena dove ,fra cappelli parlanti, api scrittrici e pappagalli parlanti scoprirete che la bizzarria è la sorella timida della Verità,spesso un breve racconto vale più di cento saggi, così Saggese armato di ironia scardina le impalcature dell'ipocrisia umana.

di Luigi De Rosa




Sala "Annibale Ruccello" Cinema Montil
Rassegna "Libri Con-tatto" ottavo appuntamento
sabato 2 febbraio ore 18:30 sala "Annibale Ruccello"
presso il Cinema Montil a Castellammare di Stabia
ospite lo scrittore Sergio Saggese con il racconto "tutto torna",modera Vincenzo Ailello.

25 gen 2013

Due Papi e due Re per un solo Santo,il suo nome?Gennaro

Verrà cantando il sangue
di Vittorio Del Tufo
Rogiosi pagine 303 € 12,50

Piergiorgio Sarubbi, Ordinario di Chimica all'Università di Milano, viene ritrovato morto, il corpo riverso nella sterpaglia del Nuovo Policlinico di Napoli. Si tratta di un omicidio o di una disgrazia?, che ci faceva al Nuovo Policlinico se anche moglie e figlio erano all'oscuro del suo viaggio nella metropoli partenopea? Gli inquirenti , come si suol dire,brancolano nel buio.
C'è un giovane giornalista  che si occupa di nera per il quotidiano "Prima Pagina" ,Andrea Moussanet, che  mandato sul posto dal suo capo redattore, fiuta una pista che parte dall'indagine su di una caratteristica tipica di alcune sostanze di fluidificarsi e diminuire la propria viscosità se sottoposte a lievi oscillazioni meccaniche che i chimici chiamano: tissotropia.
"Vuoi vedere che la tissotropia c'entra qualcosa con la morte di Sarubbi?", questa è la domanda sempre più assillante che frulla nella mente di Moussanet.
Vittorio Del Tufo,giornalista
Napoli, luglio 1389 un cadavere straziato da mille colpi viene ritrovato sull'acciottolato della pedamentina, è quello di Mercurio, un monaco alchimista che aveva un laboratorio su ai Camaldoli. Tira una brutta aria nel Regno di Napoli, i Signori dei Sedili sono divisi, fra il Papa di Roma e il Papa di Avignone, fra Durazzeschi e Angioini, il sangue scorre a fiumi a Napoli, intrighi , assassinii e avvelenamenti sono all'ordine del giorno ,ma cosa lega la morte di un alchimista napoletano vissuto nel Trecento a quella di un chimico milanese vissuto nel Novecento?
  Il giallo di Del Tufo si dipana su due binari paralleli in modo avvincente e intrigante, attraversano epoche diverse, il minimo comun denominatore è rappresentato dal sangue ,ma non uno qualsiasi, uno veramente speciale, quello del Santo napoletano per eccellenza: San Gennaro.

di Luigi De Rosa


Crisi: "tra apnea e respiro"


don Tonino Palmese
Crisi: "tra apnea e respiro"
relatori :
Ferdinando Miccio, sociologo
don Tonino Palmese,sacerdote
Ferdinando Miccio

Sabato 9 febbraio 2013 ore 18:00
a Villa Fondi - Piano di Sorrento

"La crisi ci costringe a riprogettare il nostro cammino,
a darci nuove regole.La crisi diventa così occasione di
discernimento e di nuova progettualità".
Benedetto XVI da Caritates in Veritate

“Tra il portone spalancato della distrazione e della latitanza - volto a raccogliere il plauso di chi si attende dai pastori della Chiesa poco più di una rituale benedizione che anestetizzi le coscienze - e la porta dell’ingerenza miope, che mira ad acquisire qualche vantaggio immediato, cercando di vincere tante piccole battaglie di Pirro, c’è la porta stretta di una responsabile presenza nella società e nella cultura italiana, che intende solo servire la verità e promuovere la collaborazione in uno spirito di ordinata concordia che, nella fedeltà al Vangelo, si offre a tutti quale stimolo e proposta alta, quale terreno fertile di confronto e di dialogo rispettoso, senza sconti facili e senza zone franche dal giudizio e dal discernimento” di Angelo Bagnasco "La porta stretta".

Come ricorda il cardinale Angelo Bagnasco nel suo ultimo libro "La porta stretta" è tempo di dialoghi franchi senza sconti, dalla crisi si esce insieme, oggi non ci possiamo più permettere
l'italianissimo "si salvi chi può".

a cura di Luigi De Rosa

Della Poesia ed altre gioie

Antologia delle poesie più belle
del Concorso nazionale Akmàios
                I Edizione
Collana di poesie Daphne
Almàios Edizioni pagine 43 € 8,50

Ho pensato e ripensato come recensire questo nuovo volume
dedicato alla Poesia, arte che in libreria è spesso,ahimè, relegata in un cantuccio distante dai best seller.La Poesia?  Fa storcere il naso agli editori: "interessante,ma non si vende",mi viene in mente il titolo scelto da Niccolò Ammaniti per un suo libro col quale si faceva beffe del suo editore che di fronte ad un genere letterario poco vendibile, gli bocciava il manoscritto ripetendo il mantra:"il momento è delicato,il momento è delicato...", come a dire "Ammaniti continui a scrivere romanzi che si vendono!"Ad un certo punto ho pensato di rubare una battuta, un verso fulminante ad uno dei miei poeti preferiti,Caproni ,Szymborska e la mitica Merini, aiutatemi! Infine mi è venuta in mente questa poesia:

Alessandro Corsi
Nadia Enrica Maria Ghidetti
Sabrina Balbinetti
Marco Managò
Antonino Di Maio
Giulia Farina
Emilia Rizzi
Claudia Barile
Marcello De Santis
Alessandro Buccellato
Giorgio De Luca
Patrizia Cozzolino
Mariolina La Monica
Monica Fiorentino
Antonio Giordano
Antonio Esposito
Elena Arpaia
Franco Gargiulo
Istituto Comprensivo statale plesso "Colonna" di Piano di Sorrento
Liceo Classico "De Bottis" Torre del Greco
Istituto Comprensivo "Buonocore Fienga" di Meta

il titolo di questa poesia: I ragazzi di Akmàios,quelli che credono ancora nella Poesia,nonostante il momento sia delicato.

di Luigi De Rosa



24 gen 2013

Quando i bambini non valevano nulla


L'ultimo sopravvissuto

di Sam Pivnik

pagine 326 Newton & Compton € 9,90

"Kindertransport.Sentimmo la locomotiva fischiare e sbuffare dal nostro blocco, e sentimmo anche tutto quello che successe dopo.Le ss dichiararono Blocksperre,la chiusura dei blocchi per ragioni di sicurezza;vennero messe le catene e i lucchetti a ogni baracca del campo maschile.Avevo solo diciassette anni, ero un ragazzino e non potevo capire cosa significasse essere padre, ma la maggior parte dei prigionieri maschi ad Auschwitz-Birkenau era più anziana e aveva figli.Non ci fu bisogno di selezione a quell'ora della notte.I bambini erano solo bocche da sfamare,erano un impaccio,un fastidio.Tutti i bambini di quel carico vennero fatti marciare a sinistra,e tutto ciò che potemmo fare fu restare sdraiati nelle nostre cuccette ad ascoltare le loro urla mentre andavano a morire.Anni dopo venni a sapere che si trattava di bambini ebrei arrivati da un orfanotrofio di Izieu,in Francia,strappati alla sicurezza del loro istituto dell'ufficiale delle ss Kluas Barbie,comandante della GESTAPO nella vicina Lione."

Ho letto la storia di Szlamek Pivnik con profonda commozione , il suo modo di raccontare mi ha ricordato un altro grande narratore Gustaw Herling, entrambi hanno descritto a tutti noi "un mondo a parte" e mi auguro che nessuno più debba vivere o raccontare simili tragedie. Nel libro di Sam Pivnik ci sono molti episodi drammatici, un bambino di tredici anni che dal giardino dell'Eden come lui stesso la definisce, la piccola cittadina polacca di Bedzin, nel giro di pochi mesi si ritrova privato di tutto, odiato dai suoi stessi compatrioti piegati dai soldati di Hitler ed infine gettato nell'Inferno di Auschiwitz fino al cospetto dell'angelo della morte il disgustoso Josef Mengele,Todesengel,appunto!,

già dice parecchio sul dolore che testimoniano le pagine di questo libro, ma a me rimarrà impresso il dolore di quei bambini ai quali la Germania nazista ha negato tutto.

Se vi chiederanno una definizione dell'Olocausto, potrete rispondere che è stato il momento più basso della storia dell'Umanità nel quale la vita di un bambino non valeva nulla.

di Luigi De Rosa



Legge 20 luglio 2000,n.211
Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio
e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici
italiani nei campi nazisti.
Art.1
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,data dell'abbattimento dei cancelli di
Auschwitz,Giorno della Memoria,al fine di ricordare la Shoah,le leggi razziali,la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione,la prigionia,la morte,nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

23 gen 2013

Avvistato un alieno a Castellammare,o no?

In Limbo
Gennaro Chierchia e Luigi De Rosa
di Gennaro Chierchia
Con-fine Edizioni pagine 111 € 10,00
isbn 9788896427293



Manuele Arca, il protagonista di questo romanzo,
di professione fa la guardia giurata, lavoro noioso quanto la vita che fa, per questo la sua bellissima fidanzata,Angela, decide di piantarlo. Manuele come tutti i cuori infranti non ci sta. Crede, come al solito, che Angela abbia preso una decisione sbagliata, la cerca ma non la trova e lo sconforto diventa disperazione quando scopre , guardando la TV, che la sua ex è diventata una stelletta dell'hard di quelle che la notte si muovono, come capitoni impazziti,"coperte" da tanga e reggiseni microscopici  su divani rosso fuoco vogliose di un pollo da spennare con la complicità dei gestori telefonici. Manuele rimane basito, sembra quasi pronto ad entrare nel ruolo dell'attore americano Geoge C. Scott in "Hardcore", il padre che scopre la figlia minorenne Kritsten attrice in un film porno e a calci e pugni raddrizza la tragedia, ma quella di Manuele non è una tragedia hollywoodiana, quindi si rimbocca le maniche e parte, ma per dove?
E qui che gli viene in aiuto il suo miglior amico, un tossico  che a sua volta conosce Gioele ,uno stregone (o è un cialatano?) che vive in una roulotte come uno zingaro e , come il rabdomante per l'acqua, lui ha un sesto senso per scovare le persone scomparse !
In compagnia di questi due deficienti, perdon, amici, Manuele comincia un'avventura bukowskiana
che lo porterà fino da Artemio ,produttore di film hard , che sembra tener prigioniera la bella Angela, ma :
Nudo sul divano,1916; Amedeo Modigliani

Mi destai alla siccità e le felci erano morte,
le piante in vaso gialle come grano;
la mia donna era sparita
e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote
mi cingevano con la loro inutilità;
c'era ancora un bel sole, però,
e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo
e senza pretese; ora quello che ci voleva
era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare
sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo
perché esiste, solo per questo;
sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio
l'uomo che un tempo era stato giovane e,
così dicevano, geniale; ma
questa è la tragedia delle foglie,
le felci morte, le piante morte;
ed entrai in una sala buia
dove stava la padrona di casa
insultante e ultimativa,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccioni sudati
e strillando
strillando che voleva i soldi dell'affitto
perché il mondo ci aveva tradito
tutt'e due.

da "la tragedia delle foglie di Chalers Bukowski

a cura di Luigi De Rosa



27 gennaio ,il giorno della memoria

 Schindler's List ,1993
diretto da Steven Spielberg
interpretato da Liam Neeson Ben Kingsley e Ralph Fiennes 


C'è una sequenza che non dimenticherò mai in Schindler's List di Steven Spielberg,
quando arriva il treno degli Ebrei presso il campo di concentramento. Vedi
quella povera gente dapprima ammucchiata al buio,in quelle che immagino fetide carrozze,
osservi gli occhi di tutti che si guardano intorno, come gli agnelli, li avete mai visti gli agnelli ammucchiati nei recinti?,avete mai fatto caso ai loro occhi,prima della macellazione?
E poi quel respiro affannoso, il respiro ritmico e singhiozzante della paura che è
la "colonna sonora" di tutta la scena.
Dal buoi fetido delle carrozza uomini,donne,vecchi e bambini si ritrovano al sole abbacinante
e sul terreno duro e ghiacciato del campo,"feccia ebrea!, ebrei di merda!, raus raus!"
I nazisti abbaiano i loro comandi,li mettono in fila, li dividono e poi di nuovo dalla luce al buio
 in fetide camerate:si deveno spogliare, via i vestiti!
Poi nudi li rapano,via capelli e peli!, li privano dell'identità,scavano nelle loro bocche e nei loro culi alla ricerca dell'oro nascosto(questo lo racconta Pivnik nel suo libro) li privano della dignità di esseri umani.
Infine la scena che più mi ha impressionato, uomini e donne, nudi, spogliati di tutto,
sono sotto quelle che sembrano docce , tutti guardano in alto,tutta la loro attenzione
è concentrata sugli ugelli di alluminio che spuntano dai tubi sopra al soffitto, tutti sanno che da lì
potrà uscire il gas,come tutti gli agnelli che avvertono alla fine della staccionata l'odore della morte, ancora quel respiro ritmico e singhiozzante della paura, si sente
nel silenzio assordante un rumore nei tubi e...esce acqua, non il gas!, piangono, il pianto
amaro e disperante di chi è stato graziato, è ancora vivo per il momento,
perchè i nazisti li vogliono solo lavare, la teutonica,pignola,burocrazia nazista
li vuole prima lavati i suoi agnelli!

di Luigi De Rosa

Legge 20 luglio 2000,n.211
Istituzione del Giorno della Memoria  in ricordo dello sterminio
e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici
italiani nei campi nazisti.
Art.1
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,data dell'abbattimento dei cancelli di
Auschwitz,Giorno della Memoria,al fine di ricordare la Shoah,le leggi razziali,la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione,la prigionia,la morte,nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Schindler's List di Steven Spielberg





22 gen 2013

La mia irrefrenabile voglia di fare quattro tuffi nell'anima

Tuffi nell'anima
di Aldo Di Mauro
pagine 120 Graus Editore € 10,00


 (...) Vorrei trovare le parole per dirti quanto mi manchi quando non sei con me,
Vorrei trovare le parole per dirti che hai reso reale un sogno,
ma non riesco a trovare le parole giuste.
E se provassi tu ad entrare nella mia mente ed a raggiungere la mia Anima?
Troveresti milioni di parole che litigano fra di loro perchè
ciascuna vorrebbe primeggiare,
milioni di parole che urlano il mio Amore per te.

Blaise Pascal in una delle sue famose Lettere ad un amico professore alla Sorbona
gli scrisse: "ti chiedo scusa per averti inviato una lettara così lunga ma per scrivertene una
breve non avevo tempo", ancora una volta la genialità folgorante del filosofo matematico francese
ci illumina sull'importanza delle parole e della sintesi, arte che richiede tempo e riflessione ed  in questo l'espressione più alta è la Poesia,  poiéo per i Greci vuol dire plasmare,"adattare al sentire interiore la parola che deve esprimerlo", il vero Poeta è questo, a mio modesto parere, cercatore di perle fra milioni di parole spesso inutili e vuote.
Aldo Di Mauro è un cercatore d'oro, perchè la Poesia è l'oro della Letteratura, ma è scrittore anche affabile e divertente, ha raccontato lui stesso in un incontro letterario che una volta fermarono  sua madre e le chiesero : "Signora è vero che avete un figlio filosofo e poeta?,e lei rispose: "Sì, ma solo quello, gli altri hanno tutti la testa a posto!" L'umorismo, stempera e risolve, diceva uno scrittore siciliano di nome Luigi Pirandello.
di Luigi De Rosa

Domenica 27 gennaio ore 17:30 a Villa Fondi ospite della kermesse culturale "LetteralMente, aperitivo con il libro"   a cura della professoressa Mariella Nica ci sarà Aldo Di Mauro che presenterà"Tuffi nell'anima", un'occasione per " parlare  comunicando, così che le parole diventino un accenno, la chiave di un intimo pensiero, come chi parla mentre appoggia la sua testa sulla tua spalla e non come chi parla per occupare un po’ di tempo tra una cosa e l’altra! Ci sono persone che ti parlano mentre con una mano mantengono il telefono e con l’altra, magari, stanno facendo una frittata! Pazzesco!”Aldo Di Mauro



Aldo Di Mauro e Luigi De Rosa,aperitivo con il libro e tanto altro 







Veronesi a Topazia

Lo strano caso dei brufoli blu

di Geronimo Stilton
pagine 115 € 9,20 Piemme
isbn 9788856628814


Per la prima volta ospito nel mio blog un testo per bambini e mi fa molto piacere perchè è una lettura davvero speciale,l'episodio infatti è dedicato ai Ricercatori. Geronimo Stilton non credo abbia bisogno di presentazioni dal 2000 spopola fra i ragazzini di tutto il mondo: è tradotto in 35 lingue!, in quest'episodio il direttore dell'Eco dei Roditori di Topazia è alle prese con una brutta malattia, quella dei brufoli blu che ha colpito diversi amici.
In soccorso di tutti giunge un medico,Toponesi (alias Veronesi) che con la sua equipe di ricercatori riuscirà a trovare la cura giusta e a donare un sorriso a tutti.Quello che mi piace di quest'iniziativa è il tentativo di avvicinare i più piccoli al mondo della Ricerca e dei Ricercatori  e tutti noi sappiamo quanto di bravi scienziati abbia bisogno un paese come il nostro, l'ideale sarebbe che lo Stato italiano finanziasse la Ricerca in modo credibile e le sue intelligenze le trattenesse sul suolo patrio, ma questa,per il momento è pura utopia . Una lettura che consiglio anche ai genitori che hanno voglia di trovare uno spunto educativo originale per   insegnare ai loro bambini l'educazione sanitaria.

di Luigi De Rosa



Toponesi,alias Veronesi,con Geronimo

Mai più!

Mai più!
di Maristella Maggi,Francesco Matteuzzi
Mariagrazia Bertarini e Maria Giuliana Saletta
La Spiga  pagine 95 € 6,50
Illustrazioni di Laura Penone
isbn: 9788846831125

Laura Penone,illustratrice free lance

Auschwitz o Buckenwald sono parole che al solo leggerle o udirle mettono i brividi, eppure non vanno dimenticate,NON VANNO RIMOSSE, penso a quei milioni di persone stipati nei vagoni bestieme, mi viene in mente l'immagine di Liliana Segre, la protagonista del primo dei quattro racconti che compongono questo volume,che mano nella mano con il padre entra in uno di questi vagoni direzione Auschwitz; si stava in piedi, ammassati come pecore per ore interminabili, in alto a sinistra una piccola finestra spingeva quel poco d'aria che serviva a non soffocare,in basso a destra un solo secchio che presto, col passare delle ore si sarebbe riempito di escrementi, ma quella merda si sarebbe rivelata niente in confronto a quell'indice che ti aspettava sulla piattaforma,il dito del Kapo che in un battito di ciglia,decideva a caso chi doveva vivere e chi doveva morire e tu a quel punto ti chiedevi:"esiste Dio?"

di Luigi De Rosa

Legge 20 luglio 2000,n.211
Istituzione del Giorno della Memoria  in ricordo dello sterminio
e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici
italiani nei campi nazisti.
Art.1
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio,data dell'abbattimento dei cancelli di
Auschwitz,Giorno della Memoria,al fine di ricordare la Shoah,le leggi razziali,la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione,la prigionia,la morte,nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.




20 gen 2013

Una miracolosa miscela di Caffè

La piramide del caffè
di Nicola Lecca

Mondadori pagine 231 €17,00


Landor è un piccolo paesino ungherese al confine con l'Austria
ed è nell'orfanotrofio di questa cittadina che ha vissuto fino al compimento del suo diciottesimo compleanno Imre Tòth, "Imi" per i conoscenti,  "figlio di puttana" per i compagni di stanza (sapete i bambini sanno essere cattivi, amano i soprannomi che sottolineano difetti fisici o morali, Imi è bello e intelligente,ma la madre l'ha abbandonato sulla soglia dell'orfanatrofio, nel cesto un biglietto:
" i clienti si lamentano per il suo continuo pianto", da qui i bambini
hanno dedotto il mestiere della mamma di Imi).
Imi,dunque, è il protagonista di questo splendido scritto di Nicola Lecca che a me
ha fatto pensare proprio ad una fiaba , nel senso più alto del termine; sulla globalizzazione,
le grandi Corporation, l'omologazione dei gusti,del pensiero e dei sentimenti.
Imre Tòth a diciottanni lascia l'orfanotrofio,abbandona il suo porto sicuro, fatto di
bambini affamati, ma felici: Barbabàs il piscione,Arpàd l'innamorato di "Barbara Streisand",
Luci il cacciatore di rame e Fàbiàn il suicida.Lascia i caldi abbracci e i floridi seni delle "neni", zie in italiano, le inservienti dell'orfanotrofio: Berta neni,Ada neni,Otti neni e Bianka neni.
Imi sa che fuori dall'orfanotrofio il Mondo può essere infame:Georg,fratello diciottenne di Fàbiàn è finito a fare il prostituto a Budapest.Imi però ha un sogno quello di fare fortuna a Londra, così avendone l'opportunità,riesce a raggiungere la grandiosa capitale inglese.
Nella megalopoli Imi,trova ospitalità presso Lynne, cinquantaduenne insegnante di tango, innamorata della vita, che ogni anno ospita un orfano di Landor.
Con l'aiuto di Lynne, Imi viene assunto presso la filiale di Embankment della più importante catena di caffè del Regno Unito: la Proper Coffee.
Nicola Lecca,scrittore
Imre è strafelice di far parte della Proper Coffee, il ragazzino ungherese ha imparato a  memoria il "Manuale del Caffè", il testo sacro redatto dal grande capo in persona, il miliardario Julian Carruthers, guida per ogni dipendente che vuole far parte di questa grande famiglia.
Imi crede ormai che la sua vita sia ad una svolta, sa far benissimo il barista , colleghi e direttore di filiale sembrano amarlo: ha finalmente una famiglia?
In realtà scoprirà che non è tutt'oro quello che luccica, Jordi il collega spagnolo gli farà capire che dietro ogni decisione di una multinazionale c'è sempre un secondo fine che non contempla esattamente la realizzazione del lavoratore. Morgan amico iraniano,commesso di una grossa libreria, gli insegnerà ad andare oltre i "Manuali"; grazie alla sua amicizia farà la conoscenza della scrittrice Premio Nobel della Letteratura Margaret Marshall, sarà l'amicizia fra questa scrittrice schiva e scontrosa che un cancro al viso ha relegato sola in un grande appartamento londinese e questo cocciuto,ingenuo e sognatore orfano ungherese a sconfiggere il colosso del Caffè ed a insegnare qualcosa di prezioso a tutti, anche a noi lettori.
Un romanzo semplice nello stile, acuto nei contenuti, non a caso i saggi filosofici di Nicola Lecca sono stati adottati dal Nexus Instituut di Tilburg e a ventisei anni è stato insignito del Premio Hemingway per la Letteratura.
di Luigi De Rosa 

17 gen 2013

Arte e Tè, quando l'Arte e la Filosofia s'incontrano

Sorrento - L'Associazione Onlus Colibrì con la collaborazione
del Liceo Artistico "Francesco Grandi" di Sorrento sono lieti
di invitarvi ad una serie d'incontri dal titolo "Arte e Tè".
La rassegna prenderà il via il prossimo 25 gennaio, ogni pomeriggio
alle 17:30 in punto, come da tradizione inglese, si terrà un tea time
dedicato  al rapporto tra Arte e Filosofia.
Vi chiederete perchè Arte e Filosofia? Penso che la miglior risposta l'abbia
data il filosofo veneziano Massimo Donà:
"Perché da sempre l'arte interroga gli umani, provocando la loro naturale attitudine filosofica. E perché da sempre la filosofia sa che, solo interrogando l'esperienza artistica, possiamo tentare di rendere ragione della nostra inestinguibile volontà di verità: ossia, del bisogno, tipicamente umano, di sciogliere il mistero della vita, carpendo, di quest'ultima, i più riposti segreti".*

Presso la sede dell'Istituto F.Grandi in via vico I Rota a Sorrento il primo
incontro sarà tenuto dal musicologo Antonio Maione, il tema del
suo intervento la Quinta di Ludwig van Beethoven.
L'8 Febbraio sarà lo storico Vincenzo Russo che focalizzerà
l'attenzione sull'evoluzione del rapporto dell'arte e della filosofia dal Settecento
ai giorni nostri.Il 22 febbraio Marco Russo illustrerà il "Trittico delle delizie"
di Hieronymus Bosch. L'8 marzo sarà la volta di Paola Gargiulo 
che illustrerà "La ronda di notte" di Rembrandt.
Il 22 marzo ci sarà l'intervento di Elio Angrilli sul
rapporto Vermeer e Spinoza. Il 5 aprile ci sarà Maria Damiani a raccontarci
del magnifico "Il giardino dell'ospedale di Arles" di Vincent Van Gogh.
Il 19 aprile Eduardo Lauritano terrà una lezione sul valore storico ed artistico della "Scuola di Atene" di Raffaello Sanzio.
(fonte Il Mattino del 17 01 2012 giornalista Ciriaco M.Viggiano)

* Citazione da "Arte e Filosofia" di Massimo Donà,Bompiani 2007.


a cura di Luigi De Rosa
Il giardino dell'ospedale di Arles di Viincent Van Gogh

15 gen 2013

Adesso so cosa vuol dire vincere,perdere.

Il paradiso al primo piano
di Tullio Pironti
pagine 193 € 12,00
isbn 9788879374743



"Ma cosa significa essere uno scrittore?"
Pedro Juan Gutièrrez, risponde nel "Nido del Serpente":
(...) Scrivere è un mestiere diabolico (...) bisogna tirare fuori la rabbia e la pazzia,ma con naturalezza, in modo che non sembri letteratura.Bisogna costruire un universo personale e poi nascondere le impalcature.Il lettore deve convincersi che il libro è stato scritto senza nessuno sforzo,come la corsa delle gazzelle.
Una gazzella corre come se non avesse i muscoli e non si stancasse.
Tullio Pironti sembra aver preso alla lettera la risposta dello scrittore cubano, ma , anzichè una gazzella,visti i suoi trascorsi sportivi, mi sembra  un peso welter, scattante e leggero sul ring, descrive i cazzoti che ha preso e ha restituito, descrive la voglia di fuggire e la voglia di combattere.Ci descrive la famiglia, quella italiana di un tempo fatta di padri sempre pronti al sacrificio per i figli ,di madri apprensive, mogli gelose ma pronte a rimboccarsi le maniche e rimettere ordine dove i mariti hanno fallito,madri pronte  a dare la vita per tutti.
 Pironti racconta quella ingarbugliata matassa di fisicità e sentimenti chiamata adolescenza.
Con semplicità ci offre il filo della matassa, ci racconta di un ragazzino che manda al diavolo la scuola, cerca la sua strada sul ring, conosce l'amore mercenario, poi quello vero, riscopre i libri, prima da vendere per far soldi, poi da leggere per crescere, racconta i vizi come il poker,le attrici e le ballerine ma anche i pregi che trascinano un uomo fuori dal tunnel.
C'è gioia,dolore, amicizia,c'è Napoli in questo libro: città puttana, amante,moglie e madre.
 Clint Eastwood in "Million Dollar Baby" chede alla bellissima Hilary Swank:
"Sai qual'è il fascino del pugilato? Funziona al contrario della vita,sul ring vai incontro al dolore, con la consapevolezza che tutto quello che potrebbe farti male ce l'hai davanti, non ci sono traditori,bugie , c'è onore, c'è la follia di rischiare tutto per un sogno che nessuno vede,tranne te.
Nella scena finale di "Million Dollar Baby",Frankie, il protagonista, si avvicina a Maggie sul letto di morte e le rivela il significato del nomignolo che le aveva attribuito: Mo Cùishle, ovvero «"mio sangue", nel libro di Tullio Pironti c'è la descrizione della morte della madre, toccante è il momento nel quale con gli occhi la donna cerca e trova gli occhi dell'uomo che ha amato tutta la vita.
In questa scena, in quegli occhi c'è quello che noi Napoletani chiamiamo Mo Cùishle, "mio sangue, mio tesoro."


di Luigi De Rosa
Tullio Pironti

14 gen 2013

Ciao Sandrino, nel gruppo per Coppi




Triste giornata quella odierna , sfoglio La Repubblica ,edizione del 14 gennaio 2013, e
leggo Maurizio Crosetti che racconta la scomparsa di Sandro Carrea, non può che dispiacere a tutti gli amanti del Ciclismo, quello mitico degli anni Cinquanta, di Coppi e Bartali alla Grande Boucle con "i Francesi che s'incazzano e i giornali che svolazzano", cantava Paolo Conte. Mi è venuta in mente questa poesia del poeta Raffaele Ragone che apre la sua raccolta "La ruggine degli aghi",credo non ci sia modo migliore per salutare un atleta serio,onesto, uno che il 4 luglio del '52 indossa, perchè l'ha conquistata con merito, la maglia gialla e sembra quasi vergognarsi per averla tolta a Coppi,del quale era gregario,il quale gli sorride felice per lui.Altri uomini altri tempi che vanno ripagati con la stessa moneta che ci hanno regalato:la Poesia.





 Giro della Campania
Fausto Coppi e Sandro Carrea,
di Raffaele Ragone 
Forse nel '56
Abbiam teso l'agguato
A Fasto Coppi in discesa.
Verso il traguardo,
Non sapevamo quale,
Arrancava trafelato,
Ma protetto dal gruppo.


da La ruggine degli aghi ,Manni Edizioni
Visitate anche il blog Blog http://raffrag.wordpress.com 


a cura di Luigi De Rosa


13 gen 2013

Chari ,l'ultima Sirena

L'anello della sirena
di Salvatore Siviero
eidon Edizioni pagine 195 € 12,50
isbn 9788895677019

Mario ,il protagonista di questo romanzo, è un marittimo italiano in piena crisi esistenziale, lontano da casa, Sant'Agnello piccolo paesino della Penisola Sorrentina,decide di trascorrere una breve vacanza in Inghilterra, ha voglia di stare da solo per poter ripensare serenamente alla propria vita, tracciare la famosa riga sul foglio bianco ed elencare le cose positive e quelle negative per decidere il suo futuro.
William Shakespeare un giorno ha scritto: "la vita è una favola narrata da uno sciocco piena di strepito e di furore, ma senza significato alcuno" .
A questa cinica frase ringhiata da un Macbeth particolarmente acido e sconsolato cosa si può rispondere? Siamo noi gli autori della favola sta a noi a impedire che diventi inutile e sensa senso come le parole di uno sciocco.
Mario questo lo comprende in un lungo percorso che lentamente lo proietta in un'avventura inaspettata. Il romanzo infatti ha una prima parte introspettiva a questa si aggiunge una seconda parte fatta di suspance e azione, quasi un' adventure story alla Clive Cussler.
Sarà Chari , un'affascinante ragazza conosciuta in uno dei suoi viaggi, a trascinarlo "come una Sirena" in fondo ad un'enigma che potrà essere sciolto solo con il ritrovamento di un anello, ben nascosto nelle profondità del mare di Sorrento .


di Luigi De Rosa

Non bignogna mai rinunciare a commuoversi


Pronto soccorso cinematografico 
per cuori infranti

di Manlio Castagna
Edizioni Il Punto d’Incontro pagine 255 € 14,90
isbn:9788880938774
Manlio Castagna e Luigi De Rosa
 All’inizio quando ho cominciato a dare una prima superficiale occhiata a questo testo, pensavo ad uno di quei manualetti usa e getta per uomini o “donne sull’orlo di una crisi di nervi” per il più classico dei drammi umani: la fine di un amore.Poi quando l’ho letto , devo confessarvi che pian pianino l’autore ha vinto il mio scetticismo. Nell’introduzione Manlio Castagna racconta che l’ispirazione alla realizzazione di questa che definirei “guida cinematografica per cuori infranti” gliel’ha data un’amica che era caduta in depressione per una storia importante finita male, lo scrittore non sapendo che consigli darle, diede fondo a tutta la sua vasta cultura cinematografica consigliandole di volta in volta la visione di un film che potesse in qualche modo lenire il suo dolore ed essere da sprone ad una reazione positiva. Insieme cominciarono così un persorso che senza tema potremo definire di “cinema-terapia” che diede ottimi risultati. Dopo quest’esperienza positiva ed originale, Manlio Castagna ha raccolto 70 film li ha divisi secondo varie tipologie di crisi in cui possono incappare le coppie e ne ha fatto un pratico manuale per tutti. Di ogni film offre una breve scheda tecnica, il riassunto della trama, a chi potrebbe tornare utile: donna abbandonata,uomo tradito,ragazza timida, vedovi ect etc , addirittura vi illustra i “principi attivi”,la “posologia” e le “controindicazioni”, veramente una trovata geniale e interessante.
Prendendo ad esempio il lavoro di Manlio Castagna, desidero consigliare anche io, molto modestamente, un film a chi sta vivendo un momento difficile nella propria vita sentimentale:

Aiutami a sognare”di Pupi Avati con Mariangela Melato,Anthony Franciosa e Orazio Orlando del 1981.
La Trama :   Nel 1943, in piena guerra, Francesca, rimasta vedova, si trasferisce con le sue figlie nella sua casa di campagna dove ritrova gli amici di infanzia e un vecchio amore Giudo, che non l’ha dimenticata.Francesca ha una passione sfrenata per tutto ciò che viene dagli States : tanto da raccontare alle figlie che il marito morto in guerra sia in realtà partito per gli USA, dove vive.Un giorno un aereo americano a causa di un guasto atterra nei pressi della loro casa e tra il pilota e Francesca nasce una tenera amicizia, rafforzata dalla conoscenza dell’aviere per tutto ciò che è musica e canzoni del suo paese.Il pilota,che è anche un musicista, si impegna ad insegnare alle figlie di Francesca a suonare il pianoforte, l’amore tra la vedova e l’americano diventa una cosa seria, ma non appena l’aereo sarà riparato, costui riparte lasciando la giovane donna ai suoi sogni e ricordi.
Mariangela Melato










Posologia: Film che va visto a casa ritagliandosi un’ora e venti minuti da dedicare solo a se stessi.
Avvertenze e Precauzioni d’uso: Nuoce gravemente agli scettici.

Principi attivi: ” Sentire non vuol dire niente
commuoversi vuol Dire.
Nella vita non bisogna mai rinunciare alla capacità di commuoversi” di Mariangela Melato 
da “La signora del Teatro” intervista del 6 ottobre 2010.
 
di Luigi De Rosa 

11 gen 2013

L'ultimo sermone del Copto

Il Manoscritto ritrovato ad Accra
di Paulo Coelho
Bompiani Editore pagine 176 € 16,00
isbn 9788845271861

Nell'ultimo romanzo di Paulo Coelho l'autore dice
di aver conosciuto un archeologo, Sir Walter Wilkinson, che
nei pressi di Nag Hammadi, in Egitto, gli rivela di aver trovato
un antico manoscritto redatto in tre lingue,risalente al 1307 d.C.
Lo scrittore decide così di tradurre e trascrivere fedelmente
il testo consegliatogli dallo studioso.
Leggendo il documento faremo la conoscenza di alcuni avvenimenti accaduti a Gerusalemme il 14 luglio del 1099, quando le armate crociate stanno per
sferrare l'assalto finale alla Città Santa.
I cittadini Ebrei, Cristiani e Mussulmani di Gerusalemme
al riparo delle antiche mura aspettano il tragico epilogo dell'assedio
ascoltando le ultime considerazioni di una specie di santone, da tutti
conosciuto come "il Copto".
Definirei questo ultimo romanzo dello scrittore brasiliano, opera di sintesi,
infatti attraverso il lungo sermone del "Copto", Coelho ripropone tutto quello che è il suo pensiero
già ampiamente per la verità illustrato in primo luogo nell'Alchimista poi in "Monte Cinque"," Sulla Sponda del fiume Pedra..."e in "Il Manuale del Guerriero della Luce". Sebbene in alcune interviste lo scrittore abbia criticato il pensiero "New Age", quello che in Sociologia definiamo "nebulosa mistica esoterica", è fuor di dubbio che nei suoi scritti e in questo in particolare, torna ad illustrare l'esigenza di una spiritualità che nasce da un'operazione di sincretismo religioso, fra Ebraismo,Cristianesimo e Islamismo, che rifiuta la mediazione consolidata dei vecchi Sacerdoti invita ad ad un'operazione di conoscenza interiore maieutica, non a caso il Copto pone una serie di domande sul "che cos'è la solitudine?,la bellezza?,il cambiamento?,il sesso?,il destino? Domande alle quali il Copto darà risposte che stimolano l'ascltatore a sua volta a cercare ancora senza fermarsi alle prime semplici soluzioni.


di Luigi De Rosa

10 gen 2013

Disperato erotico stop




Io,però... 
di Rosa Santoro
Arduino Sacco Editore pagine 131 € 12,00
isbn : 978863547238

La venticinquenne Rosa Santoro,pugliese di Martina Franca è all'esordio nella narrativa,dopo essersi fatta conoscere negli ambienti letterari con le sue raccolte: "Le mie poesie, i miei sogni"  del 2011 ;"I miei delicati fiori","A Jòhànàn e il mio viaggio" e "All’anima, mia" del 2012. Nel 2011 la sua poesia "Germogli melanconie"  è stata inserita nella raccolta "Poesie del nuovo millennio" vol.8, vincitrice al concorso "Festival delle emozioni".
In "Io,però..." Rosa Santoro abbandona la sua ricerca poetica sull'Anima per scoprire il sesso.
Come a dire "le cattedrali sono fatte di pietre". Margherita la protagonista del romanzo è nel corpo e solo in quello che cerca il proprio senso, dal giovane e scorbutico Pantaleone,fotografo infedele due volte, con la moglie e con lei, che la inizierà alle gioie del sesso più hard, fino a Tito che all'erotismo aggiungerà il sadismo e la droga, spingendola a gettarsi a capofitto in un innuendo erotico che la condurrà ad una tragica conclusione.
Rosa Santoro,scrittrice
Se vi sono piaciuti "Cento colpi di spazzola..." o "Cinquanta sfumature..." l'erotismo di questo romanzo non vi deluderà.

a cura di Luigi De Rosa