di Luciano Galassi
Kairòs 181p.,€ 14,00
isbn 9788898029037
Luciano Galassi,saggisti |
All'ànema d''a palla! Scusatemi non volevo essere triviale, nè mancare di rispetto a Bubbà, fra le tante imprecazioni napoletane che ho letto nel testo mi è venuta in mente questa e l'altra simile nel significato "cèuza!, cèveza!" parole che in dialetto napoletano indicano il frutto del gelso, l'espressione corrisponde all' italiana "caspita!". Ora per spiegazioni ed etimologie vi rimando al bel saggio di Galassi, a me fa piacere raccontarvi un episodio storico che riguarda Ferinando IV, Re di Napoli, gaffeur degno di Berlusconi, si dice che un giorno a tavola con il generale Borosdine, venuto a Napoli con 1500 soldati per aiutarlo a sconfiggere i Francesi, un po come Berlusconi che riceve un generale di Putin venuto a dargli una mano contro quei saccenti di Sarkosy e la Merkel,ebbene Borosdine ad un certo punto in piedi di fronte a tutta la tavolata mette mano all'impugnatura della spada, la tira fuori per metà e guardando negli occhi Ferdinando IV gli dice: "Sire giuro di non riporla nel fodero fino a quando non li avremo sterminati tutti!"
Re Ferdinando, che dovete sapere era uno che la scuola, permettete la parola: la schifava, pensava solo alla caccia e alle donnine e parlava solo napoletano, guardò il generale russo e come se stesse rispondendo ad uno dei suoi lazzari,senza cattiveria, perchè parlava come mangiava: gli disse : Cèuza! all'anima d''a palla! Facendo ridere l'intera tavolata. A questo punto Borosdine s'offese, ripose la spada nel fodero e raggiunse la sua nave all'ancora nel porto deciso a far ritorno in Russia. Mannaggia a capa soia, 'o rRe Nasone nun se sapeva ciunca' 'a vocca?
(Maledizione alla sua dabbenaggine, non sapeva tacere il Re soprannominato Nasone per quell'enorme proboscide che gli spartiva gli occhi?)
di Luigi De Rosa
Nessun commento:
Posta un commento