Vipera
di Maurizio De Giovanni
Einaudi pagine 305 € 18,00
9788806203436
"Scusi, questo è un Montabano?", fino a poco tempo fa i clienti appassionati di libri gialli, dopo aver individuato sulle mensole il nuovo libro di Andrea Camilleri, li vedevo agitare la mitica copertina blu cobalto delle edizioni Sellerio a mo di bandierina di guardialinee e chiedermi se il testo era di quelli che avevano per protagonista il famoso Commissario di Vigata, oggi mi capita lo stesso con Maurizio De Giovanni,li vedo sventolare i libri dall'inconfondibile costa gialla dell'Einaudi Stile Libero e chiedermi con apprensione:"Scusi, questo è un Ricciardi?" Ma non è tutto, alcuni comprano i gialli di De Giovanni non per scoprire l'assassino di turno, ma per sapere se il Commissario cilentano si è deciso fra Enrica e Livia, quale delle due donne avrà sposato? Saranno queste piccole cose che ti danno il metro del successo di un autore? Il talento di uno scrittore di gialli si rivela anche in questo, nella capacità di creare pesonaggi ai quali i lettori si affezionano come i fan al grande cantante lirico e questo talento De Giovanni lo ha.Vipera è il soprannome di Maria Rosaria Cennamo, la più bella prostituta di un frequentatissimo bordello napoletano il"Paradiso", trovata morta, soffocata con un cuscino appurerà il dottor Modo, una mattina dalla "collega"Lily", anzi il Commissario Ricciardi ,giunto sul luogo del delitto con il fido briadiere Maione,scoprirà subito che a trovare la bellissima ragazza era stato uno dei suoi clienti più ricchi il cavalier Vincenzo Ventrone, titolare di una rinomata ditta di arredi sacri, e allora perchè Lily ha mentito?, per lo scandalo che avrebbe investito Ventrone? E Madame Yvonne, la tenutaria del bordello perchè copre il figlio, un buonoannulla che gioca tutti i suoi soldi nelle bische?
E Coppola,Peppe 'a frusta, il "fidanzato storico"di Vipera, non era geloso di Ventrone,dei suoi soldi e del suo frustino? Già il frustino,il fantasma di Vipera "sussurra"queste ultime parole a Ricciardi : Frustino,frustino.Il mio frustino."
La caratteristica di questo giallo è che più il Commissario indaga più la vicenda si fa ingarbugliata e i possibili sospettati aumentano anzichè diminuire ,in un crescendo di dubbi che invogliano il lettore a divorare le pagine del testo per scoprire chi sarà stato fra loro ad assassinare la bella donna. La vicenda si svolge a Pasqua, che da De Giovanni è magnificamente celebrata con le descrizioni dei piatti tradizionali del Cilento, terra d'origine di Ricciardi, così come intriganti sono le location della vecchia Napoli, Vomero, Chiaia, il Porto, via Toledo.I personaggi che avete imparato a conoscere nelle precedenti avventure ci sono tutti, compreso qualche fantasma assiduo del Gambrinus, ma non chiedetemi se Ricciardi alla fine opererà la sua scelta fra Enrica e Livia, perchè non lo rivelerei neanche sotto tortura,so solo che la signora Rosa tifa sfacciatamente per una di loro e che Bambinella ne sa una più del diavolo e secondo me è l'unica ad averci capito qualcosa.
Un grande prova di De Giovanni che dice :"come tutte le storie di Ricciardi,nasce dai racconti e dal sorriso di mia madre.Io l'ho solo raccontata".
di Luigi De Rosa
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