18 ago 2010
Chissà se ai nostri figli rimarrà qualcosa da ammirare o solo un'immensa grande discarica?
Massa Lubrense : Imbarcazioni a motore,pesca con la lenza, in apnea con fiocine, coltelli e rampini per cacciare polpi, ricci e stelle di mare, transito e sbarco di turisti direttamente sulla piattaforma di attracco(destinata al solo all’ormeggio dei natanti degli addetti al Parco e alle forze dell’ordine), vendita di cibo, bevande e gelati da barche che su richiesta si spingono fino al bagnasciuga. All’apparenza sembrerebbe ad una delle classiche giornate da spiaggia , in realtà siamo in piana zona B, nel pieno della Riserva marina protetta di Punta Campanella, nel meraviglioso scenario della Baia di Ieranto, dove tutto, o quasi, dovrebbe essere vietato. Donato al FAI nel 1986, si tratta di uno dei siti naturali più importanti al mondo e rappresenta il più impegnativo restauro ambientale mai realizzato con una campagna di scavi iniziati a cura della Soprintendenza Archeologia di Napoli e Caserta durante il quale sono venute alla luce due fornaci circolari per la produzione della calce, i resti di un edificio del secondo secolo d.C., un’infinità di resti ceramici. Un’area incantevole e preziosa dove in estate si susseguono una raffica di violazioni al regolamento stesso della riserva marina. Nella mattinata di ieri è dovuta intervenire una motovedetta della Capitaneria di Porto di Castellammare per allontanare e sanzionare uno yacht all’ormeggio,inoltre i volontari del WWF Penisola Sorrentina da giorni segnalano la presenza di pescatori e la presenza nello specchio di mare del sito di una barca in vetroresina adibita alla vendita di bevande , presumibilmente abusiva.
(Fonte Il Roma , inserto Il Giornale di Napoli
del 18 08 2010 pagina 10 di Vencenzo Maresca)
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