Anna Aita |
di Aldo De Gioia e Anna Aita
Rogiosi pagine 79 € 12,50
Spesso capitavo a Napoli davanti al monumento dello Scugnizzo e mi chiedevo, da ignorante: "perchè addirittura un monumento agli scugnizzi?"
"Che cosa avevano fatto di così straordinario?"
Poi ho avuto la fortuna di ritrovarmi fra le mani questo piccolo romanzo di Aldo De Gioia e Anna Aita e mi sono reso conto di quante e quali gravi lacune avevo e ho ancora in Storia Contemporanea. Nel romanzo una ragazza, arrivata in ancipo ad una conferenza sulle Quattro giornate di Napoli, dopo un po' intuisce , insieme ad uno sconosciuto che si aggirava solitario nella sala vuota, che il forum era stato annullato, dunque in compagnia dell'anziano non si perde d'animo e complice un nubifragio settembrino che non accennava ad abbandonare Napoli, decide di attendere la fine dello scroscio di pioggia, in uno dei caffè della zona universitaria.Qui la ragazza scopre l'identità del vegliardo, Mario Barzini nato a Napoli il 20 marzo del 1917, alla ragazza l'ex giornalista antifascista confessa di aver scritto un diario sulle Quattro giornate vissute in prima persona ed a lei lo affida congedandosi.
Aldo De Gioia |
Che cos'è il coraggio per un Napoletano? Gennarino Capuozzo , anni 8 , dopo aver battagliato in tutti gli scontri a Santa Teresa, sale su una mitragliatrice sul terrazzo del convento delle Filippine e rimane lì a combattere per liberare Napoli fino alla morte.
Che cos'è il coraggio per un Napoletano? Vincenzo Baiani, 12 anni di Materdei, stava pure lui su qualla sputa morte al convento e vi rimase fino alla fine. Che cos'è il coraggio per un Napoletano? Antonio Garofalo di Piazza Mazzini di anni 12, anche lui, su quell'inferno,stessa fine come molti, come tanti scugnizzi in tutta la città.
Che cos'è il coraggio per un Napoletano?
Mario Menichini,neanche venti di anni, soldato, corre col suo fucile incontro ad un camion pieno di Nazisti che sbuca da via Chiaia, scarica tutto il suo caricatore contro i nemici che avanzano e gli grida : "Jatevenne fetiente!", mentre altri scugnizzi s'arrampicano sui tiger e si lasciano scoppiare nella cabina del carro armato, mentre gli Americani sbarcati a Salerno assistono senza muovere un dito,il generale Eisenhower , comandante dell'VIII armata, aveva detto: "si devono liberare da soli noi dobbiamo evitare perdite fra i nostri uomini".
Jatevenne,fetiente! E' quello che vorremmo gridare sempre a chi vuole privarci della libertà.
Jatevenne,fetiente!E' quello che vorremmo che la gente dicesse ai camorristi , ai politici corrotti, a quelli che sporcano Napoli , a quelli che ci odiano perchè siamo diversi, come gli Africani , gli Indiani e i Palestinesi.
di Luigi De Rosa
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