La storia di Gulliver
raccontata da Jonathan Coe
Illustrata da Sara Oddi
Scuola Holden
La Biblioteca di La Reubblica L'Espresso
"Save the story" la collana di classici della letteratura internazionale che da qualche settimana trovate in tutte le edicole ha questo titolo proprio perchè Alessandro Baricco che l'ha ideata, voleva darle il senso della scialuppa di salvataggio; a bordo si caricano i testi in via di "estinzione", quei grandi classici che hanno formato generazioni, hanno insegnato , aggiungo , a molti studenti a riflettere ed a pensare con la propria testa. In una di queste scialuppe calate giù dalla nave che sta affondando: la Letteratura, non poteva mancare il dottor Lemuel Gulliver, uno che di naufragi se ne intende.
La storia ,parto della fantasia di quell'inguaribile pessimista che fu l'irlandese Jonathan Swift è , in questa versione, riscritta da Jonathan Coe autore che ha dato prova nei suoi di romanzi di grande acutezza di analisi della società contemporanea,ancor più intrigante e certamente farà da volano per approfondimenti in quei giovani lettori che offriranno soccorso a tale scialuppa nelle loro librerie.
La storia credo che molti di voi la conoscano , ma vi assicuro che è sempre un piacere rileggerla. Ci sono passaggi che danno modo di riflettere approfonditamente ancora oggi, a 350 anni dalla stesura del testo, sulla condizione umana . Mi vengono in mente non tanto Lilliput o l'isola dei giganti ,Brobdingnag, che hanno reso celebre il romanzo, ma soprattutto l'ultimo viaggio, quello nell'isola dei cavalli, gli Huyhnhnms, esseri saggi che ignorano il significato delle parole guerra,violenza, contesa etc etc,che lasciano senza parole il dottor Gulliver che mai avrebbe pensato si potesse vivere in pace con sè stessi e il prossimo, così come gli Huyhnhnms,rimangono inorriditi di fronte ai racconti del loro ospite fatti di violenza e odio che perpretano i suoi simili ogni giorno nel suo paese. Ma nell'isola ci sono, tenuti a debita distanza, anche gli Yahoos, esseri fisicamente in tutto simili agli uomini e dunque anche a Gulliver, ma ignobili e trogloditi pronti a litigare per un nonnulla, dopo attenta riflessione gli Huyhnhnms "convincono" il loro ospite a lasciare l'isola e tornare nel proprio mondo, questa decisione si rivelerà molto dolorosa per Swift che per anni non riuscirà a vivere con i suoi simili, compresi figli e moglie e preferirà costruirsi una stalla e vivere lì come i cavalli.
di Luigi De Rosa
P.S. : Yahoo, come nome del famoso motore di ricerca è l'acronimo di "Yet Another Hierarchical Officious Oracle". Jerry Yang e David Filo quando fondarono Yahoo non credo avessero in mente i pesonaggi di Swift, ma a me piace pensare che la loro invenzione che ci permette in una frazione di secondo di confrontarci con nuove idee, abbia contribuito a renderci più simili agli Huyhnhnms.
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