La verità sul caso Harry Quebert
di Joel Dicker
Bompiani 780p., € 19,50
isbn 9788845273285
Marcus Goldman è un giovane scrittore americano, il successo gli ha sorriso da subito. Infatti il suo primo romanzo l'ha spedito nell'empireo degli autori da best seller, il suo editore dapprima lo ha riempito di elogi e di dollari, poi... qualcosa cambia in Marcus.
Come sovente capita a certi artisti le idee d'un tratto sono sparite , il suo talento dunque è stato una bolla di sapone? L'agente editoriale lo tartassa di telefonate,deve consegnare quanto prima un nuovo romanzo o saranno guai,ma è tutto inutile e gli avvocati del suo editore sono pronti a seppellirlo sventolando in tribunale i contratti firmati e disattesi. Quando il destino di questa stella cadente del firmamento letterario americano sembra ormai segnato ecco che la disgrazia capitata ad un vecchio amico sembra offrirgli un'occasione insperata di riscossa, una chance per rimettersi in gioco e riscoprirsi scrittore di talento.
Nel giardino di casa di Harry Quebert, scrittore fra i più apprezzati dalla critica letteraria nordamericana, vengono ritrovati i resti di una ragazzina Nola Kellergan ,la figlia del pastore della comunità religiosa di Aurora cittadina dello New Hampshire dove risiede Quebert, di lei anni prima si erano perse le tracce, scomparsa nel nulla. Accanto al cadavere della ragazzina viene rinvenuta una copia de "Le origini del male"il capolavoro di Quebert, mentre durante le successive indagini gli investigatori scopriranno che tra il vecchio scrittore e la minorenne c'era stata una relazione, dunque il cerchio dei sospetti sembra chiudersi intorno alla figura ambigua di Quebert che viene arrestato con la prospettiva terribile della condanna a morte. La comunità di Aurora grida al mostro e volta le spalle al grande scrittore che prima osannava e idolatrava come un eroe; c'è solo un uomo che ancora si mostra amico di Quebert, Marcus Goldman che dello scrittore era stato allievo. Goldman a colloquio in carcere con il vecchio professore si lascia convincere della sua innocenza e s'improvvisa detective, comincia così un viaggio a ritroso nel tempo che non lesinerà sorprese e colpi di scena.
Non vi fate scoraggiare dalle settecento pagine la storia è avvincente ed è scritta con chiarezza e maestria , Quebert ,svizzero, ha lo stile dei migliori giallisti americani, a me ha ricordato James Ellroy in L.A. Confidential, convinzione che mi viene anche dalla storia torbida che man mano emerge dall'indagine sulla vita di Nola nuova Lolita, capace di svelarsi meno angelica di quello che appariva all'inizio del romanzo. Interessante è anche il rapporto fra i due scrittori, l'analisi psicologica dei personaggi che ci consegnano una vicenda veramente originale.
di Luigi De Rosa
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