Enciclica sulla Fede
di Papa Francesco
San Paolo 120p., € 2,50
isbn 9788821590382
Introduzione di Rino Fisichella
Dice Papa Francesco "nella Bibbia la Fede è indicata con la parola ebraica 'amũnah, deriva dal verbo amàn che nella radice significa "sostenere". Il termine 'amũnah può significare sia la fedeltà di Dio, sia le Fede dell'uomo.
L'uomo fedele riceve la sua forza dall'affidarsi nelle mani al Dio fedele, ancora Papa Francesco ricorda Sant'Agostino : "L'uomo fedele è colui che crede a Dio che promette; il Dio fedele è colui che concede cio che ha promesso all'uomo", l'uomo di fede poggia sul Dio-Amen, sul Dio fedele (cfr Is 65,16), e così diventa egli stesso saldo. E' a questo sostegno che ci invita ad affidare le nostre vite, fede testimoniata e comunicata, la fede è nel Battesimo che ci ricorda che non è opera dell'individuo isolato, nessuno si battezza da solo,la Fade è preghiera quella del Padre Nostro che ci insegna a "vedere" con gli occhi del Cristo, la Fede è nell'Unità "un solo corpo un solo spirito, una sola Fede (Ef 4, 4-5). La fede è nella famiglia anzitutto nell'unione stabile uomo e donna essa nasce nel loro amore, segno e presenza dell'amore di Dio.
"La fede non ci fa dimenticare le sofferenze del Mondo" , ma la fede non è luce che dissipa tutte le nostre tenebre , ma lampada che guida nella notte i nostri passi, "all'uomo che soffre Dio non dona un ragionamento che spieghi tutto, ma offre la sua risposta nella forma di una presenza che accompagna, di una storia di bene che si unisce ad ogni storia di sofferenza per aprire in essa un varco di luce".
a cura di Luigi De Rosa
La frase : Ecco perchè gli evangelisti hanno situato nell'ora della Croce il momento culminante dello sguardo di fede,perchè in quell'ora risplende l'altezza e l'ampiezza dell'amore divino.San Giovanni collocherà qui la sua testimonianza solenne quando,insieme alla madre di Gesù, contemplò colui che hanno trafitto (cfr Gio 19,37): "Chi ha visto ne da testimonianza e la sua testimonianza è vera"; egli sa che dice il vero,perchè anche voi crediate"(Gio 19,35)
F..M.Dostoevskij, nella sua opera L'Idiota, fa dire al protagonista, il principe Myskin, alla vista del dipinto di Cristo morto nel sepolcro,opera di Hans Holbein il Giovane : "Quel quadro potrebbe anche far perdere la fede a qualcuno". Il dipinto rappresenta infatti,in modo molto crudo, gli effetti distruttivi della morte sul corpo di Cristo.E tuttavia, è proprio nella contemplazione della morte di Gesù che la fede si rafforza e riceve una luce sfolgorante, quando esse si rivela come fede nel suo amore incrollabile per noi, che è capace di entrare nella morte per salvarci.In questo amore che non si è sottratto alla morte per manifestare quanto si ama, è possibile credere; la sua totalità vince ogni sospetto e ci permette di affidarci pienamente a Cristo.
da Lumen Fidei di Papa Francesco; San Paolo Edizioni;2013
Cristo morto nel sepolcro;Hans Holbein il Giovane |
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