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Un mondo a parte
di Gustaw Herling
Feltrinelli 286p. € 8,00
Leggendo Herling ti chiedi:"che cos'è un uomo?", ti viene da rispondere che è un essere pericoloso per sè e per gli altri, prendete un pazzo scatenato (pazzo?) come il serial killer norvegese Breivik, clonatelo centinaia di volte e poi i suoi cloni disponeteli in un gulag,con totale indifferenza alcuni li doterete della divisa di carceriere altri li metterete a spaccare pietre, vi sarete fatti un'idea ancora assai lontana di "Un mondo a parte".
Gustav Herling durante l'invasione sovietica fu catturato a Leopoli ed internato in un campo di lavoro nella regione di Arcangelo fino al 1942,liberato entrò nel Corpo Polacco e al fianco delle truppe alleate partecipò alla battaglia di Montecassino.
Non riuscì più a tornare nella sua amata Polonia finita in mani sovietiche, visse a Roma dove fondò la rivista Kultura, poi soggiornò a Londra nel 1951 dove pubblicò "A world apart" con prefazione di Bertrand Russel e nella city e solo nella city ebbe un successo straordinario perchè non ci fu ottuso ostracismo da parte della sinistra britannica, infine si stabilì a Napoli dove sposò Lidia Croce e nella città partenopea trascorse il resto della sua vita.Credo che se per ipotesi assurda avvicinassi un 'orecchio al famoso quadro di Edvard Munch potrei udire questo "grido" :"Signore,dammi la solitudine, perchè io odio tutti gli uomini",questo è quello che "grida" Herling dopo pochi mesi di "martirio"stalinista, questo è quello che grida ogni prigioniero che scopre che per sopravvivere all'infamia alla quale ti hanno condannato i tuoi simili devi rinunciare alla tua umanità.
Se non ci fossero stati "Un mondo a parte",Arcipelago gulag" e "I racconti della Kolyma" qualsiasi storia della Letteratura andrebbe scritta con la elle minuscola.
In alto a destra c'è una foto che ritrae Gustav Herling con un Gargoyles che osserva, come lo scrittore, il lento fluire della Senna, fu fatta a Parigi da un amico di Gustav, l'avvocato Renato De Angelis (nella foto in basso a destra), anche nella capitale francese Herling negli anni Cinquanta incontrò molte penne ostili, quelle legate ciecamente all'ideologia marxista filosovietica che impedirono la pubblicazione del suo capolavoro fino al 1985 (traduzion
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L'immagine che colse Renato De Angelis in quella mattina parigina di tanti anni fa mentre attendevano di rientrare a Maisons-Laffitte, la redazione parigina di ‘Kultura,sintetizza la vita dello scrittore polacco più di chiunque altra: l'uomo ha al suo fianco il male ,presenza granitica,presenza eterna, presenza da non dimenticare, da non censurare perchè è riconoscendola che possiamo cominciare a prendere le distanze da essa, possiamo guardare oltre, come Herling nella foto, oltre il mondo a parte , quel mondo dove,come ci ricordano Andrè Malraux e Primo Levi, il tempo del disprezzo, il disprezzo per l'uomo è stato superato.
a cura di Luigi De Rosa
Memorie d'una casa di morti:
di Fedor Dostoevskij
« Questo è un mondo a parte, che non somiglia a nessun altro, con le sue leggi speciali, i suoi usi, i suoi costumi, le sue abitudini: una casa di morte vivente, una vita come non esiste in nessun altro luogo, e gente che non ha pari ».
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