18 giu 2010

Letture ad alta gradazione


Finchè c’è prosecco c’è speranza
di Fulvio Ervas
Marcos pagine 430 € 16,50
Genere Romanzo

Il cocciuto e simpatico ispettore Stucky, di origini iraniane ma trevigiano di adozione, è alle prese con un suicidio e un omicidio assai strani. Avvenimenti , tracce e personaggi sembrano susseguirsi e sfuggirgli di mano e di senso come le bollicine in un bicchiere di Prosecco. In primo luogo, a colpire la naturale curiosità del poliziotto è la strana morte del Conte Ancillotto, notabile benvoluto del luogo, proprietario di centinaia di ettari di vigneti ritrovato senza vita sulla tomba di famiglia con in mano la sciabola con la quale prima di morire aveva decapitato, al modo di Napoleone, una bottiglia del miglior Mathusalem.
Secondo, oste amico fraterno del compianto Ancillotto e di Stucky, non si dà pace per il suicidio dell’amico e mette la pulce nell’orecchio all’ispettore che indaga, sorseggia, indaga, beve, rimugina, scopre e beve.
Nel frattempo, un altro notabile della zona,Speggiorin, proprietario del vicino cementificio viene freddato da un colpo di pistola e la pistola risulta essere appartenuta al Conte.
L’industriale era odiato, perché la sua fabbrica , stando a quello che sostenevano i gruppi di ambientalisti del luogo inquinava, ma non solo loro avrebbero potuto volerlo morto, anche la Confraternita del Prosecco, preoccupata per la salute dei propri vigneti vicino al cementificio lo detestavano, come la moglie, come il prete, come Pitusso il pazzo del paese che “grata” e beve,”grata”e osserva,”grata” e spara,”grata” e filosofeggia…
Per l’ispettore Stucky ci sono veramente tante strade da percorrere, cantine da visitare, bottiglie da stappare, donne dalle quali fuggire!

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