Firdaus
Nawaal Al Sa'Dawi
(Giunti pp.125 € 5,90)
isbn 9788809803893
Nawal Al Sa'Dawi quando entra nel carcere di Qanatir è una psichiatra affermata, ed è solo per questo una donna fortunata, in un paese, siamo nell'Egitto degli anni Settanta (non che oggi la situazione sia diversa), dove la maggior parte delle donne non sa nè leggere e nè scrivere. In carcere la psichiatra dovrà condurre uno studio sulla condizione psicologica delle carcerate ed è qui, in una cella spartana, che sente parlare di Firdaus, una donna forte, istruita, sensibile, stimata anche dalle carceriere che però ha rifiutato di presentare la richiesta di grazia al Presidente. Perchè?
All'inizio Firdaus si mostra ostile con Nawal, più volte si nega alla visita psichiatrica, lei, condannata a morte per l'assassinio di un notabile del posto, è decisa a farla finita con questo mondo e soprattutto con gli uomini. Nawal però non si da per vinta, ed a pochi giorni dall'esecuzione della condanna a morte, riesce a convincere la prigioniera ad accoglierla nella sua cella. Nawal Al Sa'Dawi dunque, seduta sul pavimento di una lurida cella, raccoglierà l'ultima confessione di una donna speciale.
Firdaus nacque in un piccolo villaggio alla periferia del Cairo, figlia di contadini, fin da bambina dovette imparare a servire gli uomini, prima il padre, poi uno zio che, fortuna volle, le permise di studiare (l'unica soddisfazione della sua vita era il diploma di scuola media che portava sempre con se come fosse una reliquia) quindi quando la moglie si suo zio decise che era tempo di disfarsi di lei, fu data in sposa ad un vecchio sceicco dalla faccia deforme, - gli usciva il pus da una foro putrido nel mento: baciarlo era disgustoso -. Firdaus veniva picchiata e insultata dal marito che le contava perfino i chicchi di riso nella ciotola nella quale c'erano gli avanzi che le concedeva. Dopo alcuni anni di questa vita, decise di fuggire, questa ribellione però l'ingenua contadina la pagherà cara, sbandata e sola nelle strade del Cairo, sarà vittima di numerosi lestofanti. Solo una donna, Sharifa, apperentemente ne avrà pietà offrendole un pasto caldo e un letto in cambio però di concedersi agli uomini.
La prostituzione le aprirà le porte del benessere economico, - ma a che prezzo? -, continuerà a chiedersi Firdaus ogni volta che un uomo la compra.
Mangiare tutti i giorni e dormire in letti confortevoli vale più della propria dignità?
Firdaus decise di fuggire anche da Sharifa, decisa a cercarsi un lavoro onesto.
Impiegata in una fabbrica però si scontrerà nuovamente con la meschinità degli uomini che in cambio
del posto di lavoro le chiederanno "attenzioni" a lei come alle altre.
Firdaus stavolta però non cede, ha imparato a non temere più gli uomini e il loro potere, conosce l'umiliazione e la fame e non le teme più, ma quando ormai sembra tutto deciso arriva lui, Ibrahim, un giovane sindacalista di belle speranze che le fa credere che l'amore esiste.
L'Amore? Per una donna?
Il peso sopra è il senso di oppressione che avverte Firdaus ogni volta che un uomo abusa di lei, è il peso della dignità umiliata che dal quale ormai solo la morte la potrà liberare.
di Luigi De Rosa
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