di Ciro Colonna
Kairòs pagine 140 € 14,00
isbn : 9788895233734
In "Aprile" del 1998, celebre è la frase che Nanni Moretti , in una scena del film rivolge ad un impassibile D'Alema di fronte alle intemperanze verbali di Berlusconi durante una puntata di "Porta a Porta", in piena campagna elettorale:"D'Alema di qualcosa di sinistra!".
Quest'incitamento si potrebbe mutuare ancora oggi, a più di dieci anni di distanza, e rivolgerlo ancora una volta a molti esponenti del Centro Sinistra.
Discorso diametralmente opposto è quello che ispira la lettura di questo romanzo che "cose di sinistra" ne dice e le dice con le parole giuste e l'analisi acuta di chi ha creduto, sofferto, amato,odiato,lottato,abbandonato e riscoperto un sogno, quello che le disuguaglianze sociali potessero essere sconfitte.
Ciro Colonna e Luigi De Rosa |
"Siamo quelli delle terre dei Carafa", così dissero.
I Carafa lasceranno così l'ingrata terra lucana per finire dritti nella brace rovente della Seconda Guerra Mondiale (la fortuna dei poveri!) che porterà i loro figli a morire chi nei deserti libici, chi a sopravvivere fortunosamente all'inverno russo. Sarà poi Giosuè Carafa, il figlio sopravvissuto alla debacle sovietica a lasciare la terra per la città: Napoli.
E sarà Luca, suo figlio, a lasciare Napoli per Cuneo dove farà il ferroviere.
Luca sarà colui che si affrancherà dalla terra, sarà colui che comincerà a leggere perchè avrà voglia di capire, comincerà a frequentare la sede dell'allora PC perchè avrà voglia di lottare,di sperare che le disuguaglianze fra ricchi e poveri possano un giorno essere superate.
Gli anni trascorsi al Nord saranno anni di crescita fisica e morale per il giovane Carafa e in questo lungo e difficile percorso non mancheranno le compagne di viaggio :Viola,Serana,Anita che l'aiuterranno a diventare uomo. Il romanzo di Ciro Colonna abbraccia cinquant'anni di vita italiana, lascia piacevolmente sorpresi come sia riuscito a sintetizzare tanti esperienze ed episodi storici senza annoiare o essere didascalico, probabilmente perchè a dare sostanza alla storia sono soprattutto i sentimenti.
Un romanzo che comincia dalla terra, quella del profondo Sud italiano e finisce in quella del profondo Sud del Mondo:la Palestina. Comincia con ruspe che abbattono viti, fichi e melograni, finisce con seghe che abbattono un meraviglioso albero di canfora;sembrerebbe la metafora di una sconfitta ,se non si fosse certi che gli alberi, come le idee degli uomini, non finiscono con la morte, da qualche parte ci sarà sempre un seme che avrà riconquistato il suo posto su questa terra.
di Luigi De Rosa
"La falce e la luna" sarà presentato sabato 12 gennaio alle ore 18:30 presso la sala "Annibale Ruccello" del Cinema Montil a Castellammare di Stabia, nell'ambito della rassegna letteraria
"Libri con-tatto" modererà Vincenzo Aiello, sarà presente l'autore.
Ingresso libero.
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