di Miranda Miranda
Con-fine Edizioni
"Il Portogallo non è un'isola" è il racconto di un soggiorno
di due amiche in Portogallo, lontane da Napoli, cercano di mettere ordine nel caos che caratterizza le loro vite sentimentali e familiari, ma è anche uno splendido reportage su una terra,quella lusitana, così lontana e al contempo così vicina alla nostra cultura. La narrazione di Miranda Miranda è superba, come nel suo romanzo "il Mare sospeso" ha la capacità di catturare l'attenzione del lettore e tenere vivo il suo interesse, non scrive gialli ma quando cominci la lettura di uno dei suoi scritti non riesci a prenderti una pausa se non alla fine del testo. Dopo la lettura di questo
romanzo-reportage sognerete di cullarvi a bordo di una piccola barca sulle acque del Tago ascoltando un fado, bevendo un bicchiere di porto lasciando che il vostro sguardo si perda in un cielo azzurro "azuelos".
A proposito di "isole lusitane" vi consiglio anche questa splendida poetessa:
Anima persa (Florbela Espanca)
Per tutta la notte l'usignolo ha pianto,
s'è lamentato, ha pregato, gridò perdutamente.
Anima dell'usignolo, anima della gente,
tu sei forse qualcuno che s'è spento.
Tu sei forse un sogno che è passato
che s'è fuso nel dolor soavemente,
forse sei l'anima, anima dolente
di chi volle amare e mai ha amato.
Tutta la notte hai pianto... io ho pianto,
forse perché, a udirti, indovinai
che nessuno è più triste di noi.
Tante cose alla notte calma hai narrato
che ho pensato tu fossi l'anima mia
che piangesse perduta nella voce tua.
s'è lamentato, ha pregato, gridò perdutamente.
Anima dell'usignolo, anima della gente,
tu sei forse qualcuno che s'è spento.
Tu sei forse un sogno che è passato
che s'è fuso nel dolor soavemente,
forse sei l'anima, anima dolente
di chi volle amare e mai ha amato.
Tutta la notte hai pianto... io ho pianto,
forse perché, a udirti, indovinai
che nessuno è più triste di noi.
Tante cose alla notte calma hai narrato
che ho pensato tu fossi l'anima mia
che piangesse perduta nella voce tua.
Florbela Espanca, nata a Vila Viçosa, in Alentejo, 1894 morta a Matosinhos nel 1930. Personalità di assoluto rilievo
della sua epoca, è considerata un’ isola, sia per l’intensa sensualità
della sua poesia, sia per il senso di trasfigurazione del reale.
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