De Magistris o della Rivoluzione Napoletana
di Massimiliano Amato
fuorionda pagine 183 € 16,00
Quello che ci consegna Massiliano Amato è un documento
prezioso su una stagione politica, quella che porterà nel maggio
2011 l'ex magistrato,famoso per l'inchiesta Why not, a "scassare tutto e tutti"."Scassare" nello slang dei sostenitori di Giggino 'a manetta, come lo chiamano
i suoi tanti detrattori di destra e sinistra (molti nemici molto onore), vuol dire distruggere, sbaragliare completamente gli avversari politici,annichilirli senza pietà. Ma quali avversari ha scassato, perdon, sconfitto, De Magistris?
Gente del calibro di Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino, Nicola Cosentino e Luigi Cesaro,Lettieri e Cozzolino, sono solo alcuni dei nomi che incontriamo nella cronaca dettagliata di quei giorni convulsi che precedettero il verdetto finale di elettori stanchi di monnezza e prese in giro che realizza Amato,penna dalla narrazione scorrevole e chiara.Ciò che più colpisce delle elezioni del 2011 è la lotta fratricida,intestina
e feroce che caratterizzò i vecchi partiti sia di destra che di sinistra,ormai completamente avulsi dalla società civile e dai loro stessi elettori.In quei giorni è emblematica la macchina del fango,come la chiamerà Roberto Saviano, messa in atto da Cosentino per sconfiggere il suo "nemico interno",Stefano Caldoro, il disgustoso "sistema cinese" messo in atto dai Bassoliniani per portare voti a Cozzolino nelle primarie del PD, metodi che spiegano come mai centinaia di persone disertano le urne,centinaia di militanti storici abbandonano i capibastone, voteranno l'uomo nuovo, l'uomo che prende le distanze dai partiti, l'uomo che lo stesso Di Pietro sostenitore della prima ora non comprende fino in fondo: perchè?
Perchè De Magistris la campagna elettorale la fa in mezzo alla gente, non nelle sedi dei partiti, la fa ascoltando quello che artisti,professori, operai e gente comune ha da dire,da chiedere,da protestare. Non ci resta che sperare che , come scrive nel titolo Amato, la stagione di De Magistris sia il prodromo di una vera rivoluzione che porti cambiamenti reali in meglio per tutto il popolo.
di Luigi De Rosa
Perchè De Magistris la campagna elettorale la fa in mezzo alla gente, non nelle sedi dei partiti, la fa ascoltando quello che artisti,professori, operai e gente comune ha da dire,da chiedere,da protestare. Non ci resta che sperare che , come scrive nel titolo Amato, la stagione di De Magistris sia il prodromo di una vera rivoluzione che porti cambiamenti reali in meglio per tutto il popolo.
di Luigi De Rosa
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