23 mar 2012
Leggende e racconti della festa cresta
Sapete il mondo degli uomini visto dall'alto è tutta un'altra cosa.
Sì, sono piccoli bipedi, spesso insignificanti rispetto alla grandezza e alla magnifica bellezza che li circonda e che ignorano perchè presi e persi nel loro mondo virtuale. Scusate, mi presento,
sono un erithacus rubecula, così mi chiamava un vecchio professorone di nome Linneo, ma voi chiamatemi Eri. Sono un tipo spavaldo, credo l'abbiate capito, paffuto e senza collo ma nonostante questo, modestia a parte,piaccio. Vi racconto un fatto strano che mi è capitato tempo fa. Era Aprile ed andavo in giro per i fatti miei, carcando qualcosa da mettere sotto il becco.Stanco per il vano girovagare, sono atterrato su un cespuglio di rovi, doveva essere roba importante per gli uomini, perchè erano tutti lì sotto che
piangevano.Una delle mie zampette s'era incastrata in quella che sembrava una spina,diamine!,mi sono messo di buzzo buono a beccare e alla fine a forza di tirare se n'è venuta via, peccato che dal buco è uscito un fiotto di sangue, sì, sangue bello rosso, che mi ha sporcato il petto. Da allora porto con me questo rosso, e devo confessarvi che non mi dispiace, anzi alle
pettirosse piace.Chissa poi che avevano da piangere tutti quegli uomini e quelle donne sotto quella croce.
La nascita del Pettirosso.
di Luigi De Rosa
(nella foto in alto il pettirosso "Globetrotter" chiamato così perchè questo simpatico animaletto ogni anno a metà ottobre puntuale come un orologio svizzero migra in costiera a Massa Lubrense soggiorna presso il fruttivendolo Domenico Vinaccia per poi ripartire a fine Marzo
ospite fra i più graditi)
fonte della leggenda "La festa Cresta" dalle Palme al Sabato Santo
di Jurlano Rosario,Forni Editore
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