21 ago 2011

laggiù nel Paese perduto


Le luci del '45
di Antonia Arslan
Corriere della Sera Inediti d'autore

Ho scoperto questa scrittrice leggendo "La masseria delle allodole": un capolavoro,questa raccolta di racconti conserva la stessa cifra letteraria.La Arslan descrive gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, i suoi racconti sembrano piccoli acquerelli che hanno per sfondo le verdi e rassicuranti chiuse del Dolo, la vecchia casa paterna dove la famiglia Arslan fugge dai Nazifascisti e dai bambardamenti Alleati. Nei quadri ci sono vecchi medici di famiglia,come il nonno Yerwant, che girano in calesse e prestano le loro cure per poche uova, ragazze da capelli biondo cenere e la bocca imbrattata di un rosso acceso (vedove di guerra) che per mangiare si vendono ai soldati. In altri quadri ci sono "i fantasmi", aviatori inglesi sopravvissuti al fuoco tedesco che vivono nascosti come topi nei granai, tate che fanno vestiti di seta con i loro paracadute e Pippo, chi è Pippo?
Bhè spero che nessuno di noi proverà più il brivido freddo che ti coglie la notte ,svegliati di soprassalto perchè il silenzio ristoratore è rotto dall'approssimarsi di un ronzio incessante e continuo , è nel cielo buio, è lì da qualche parte,è Pippo un'aereo da ricognizione col nomignolo
di un pesonaggio Disney che annuncia la prossima messa in onda di un film fra i più programmati in quel lontano 1945: Bombardamento.
di Luigi De Rosa

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