22 ago 2010

Unione Europea, la Corte di Strasburgo ha sospeso il bando in Europa dei prodotti di foca

Sembrava tutto pronto ,in Europa, le organizzazioni animaliste volevano brindare al bando di pellicce e prodotti derivati dalla mattanza delle foche da parte delle industrie canadesi, quando è giunta la doccia fredda da Strasburgo. Tutto è rimandato al 7 Settembre. Intanto le 16 fabbriche canadesi che hanno fatto ricorso gongolano, "alzando la voce" e "minacciando" sperano di piegare la volontà dei giudici europei.
Speriamo che la Civile Europa si dimostri tale e non si
pieghi per l'ennesima volta agli interessi economici del più forte.

(Nella foto l'ennesimo esemplare di foca che non ha ancora raggiunto il terzo anno di vita ammazzata a bastonate.
Il cacciatore, saltando sul pack, stordisce tutti gli esemplari del branco, lasciandoli agonizzanti. Non importa che sia una tecnica crudele e illecita. Così le foche non si disperdono.Poi si procede alla seconda fase: un taglio profondo per aprire in due l'animale e togliere la pelliccia. Non si è mai visto un «sealer» controllare se la foca, prima di venire scuoiata, fosse morta. In realtà non si tratta solo di pietà, ma di legalità: secondo le norme, il colpo dev’essere inferto con un bastone dotato di una punta di ferro e si dovrebbe poi procedere al test dei riflessi incondizionati, con una pressione sull'occhio. Regole ignorate.)
di Luigi De Rosa
(fonte notizie Terra edizione 22 Agosto 2010)

Nessun commento: