Sembrava tutto pronto ,in Europa, le organizzazioni animaliste volevano brindare al bando di pellicce e prodotti derivati dalla mattanza delle foche da parte delle industrie canadesi, quando è giunta la doccia fredda da Strasburgo. Tutto è rimandato al 7 Settembre. Intanto le 16 fabbriche canadesi che hanno fatto ricorso gongolano, "alzando la voce" e "minacciando" sperano di piegare la volontà dei giudici europei.
Speriamo che la Civile Europa si dimostri tale e non si
pieghi per l'ennesima volta agli interessi economici del più forte.
(Nella foto l'ennesimo esemplare di foca che non ha ancora raggiunto il terzo anno di vita ammazzata a bastonate.
Il cacciatore, saltando sul pack, stordisce tutti gli esemplari del branco, lasciandoli agonizzanti. Non importa che sia una tecnica crudele e illecita. Così le foche non si disperdono.Poi si procede alla seconda fase: un taglio profondo per aprire in due l'animale e togliere la pelliccia. Non si è mai visto un «sealer» controllare se la foca, prima di venire scuoiata, fosse morta. In realtà non si tratta solo di pietà, ma di legalità: secondo le norme, il colpo dev’essere inferto con un bastone dotato di una punta di ferro e si dovrebbe poi procedere al test dei riflessi incondizionati, con una pressione sull'occhio. Regole ignorate.)
di Luigi De Rosa
(fonte notizie Terra edizione 22 Agosto 2010)
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