12 feb 2015

Sona sona, sona Carmagnola...

L'anello debole

di Piera Carlomagno
Edizioni CentoAutori; pp.150 € 10,00
isbn 9788868720117


Elena Melchionda viene ritrovata morta presso il Ponte della Maddalena. La bella infermiera è stata freddata con un colpo di pistola alla testa.
Delitto passionale? Regolamento di conti? Toccherà ancora una volta al commissario Ernesto Baricco sbrogliare la matassa di questo giallo che guida i lettori nei meandri oscuri di loschi traffici camorristici non più legati allo spaccio di droga ma alla speculazione edilizia che ha ramificazioni anche nella Sanità campana. Baricco, poliziotto torinese trapiantato a Napoli, supportato dal fido agente Manganelli e dalla tenace reporter del Mattino Annaluce Savino, scoprirà che la vittima si muoveva con temeraria disinvoltura in strani ambienti finanziari legati soprattutto ad un fondo "Settebanchi Sanimanager" della Banca di Credito Settentrionale. Ernesto Baricco durante un sopralluogo in casa della vittima troverà alcune agende e grazie all'intuito di Manganelli riuscirà a venire a capo ad un mistero legato a una serie di date che si ripetono negli appunti;
date che fanno riferimento a vicende accadute nel 1799.
1799? Sì, alla fine del Settecento a Napoli esistevano sette banchi pubblici che custodivano denaro e concedevano mutui a prezzi bassissimi, spesso finanziavano la costruzione di ospedali, ma cosa lega questa vicenda del Settecento all'assassinio di un'infermiera cresciuta nei bassi della Napoli contemporanea?
Piera Carlomagno e Luigi De Rosa
Un giallo colto questo della Carlomagno, che ha ritmo, è scorrevole nella narrazione, propone un linguaggio arricchito dal dialetto: vacantaria, statev'bbuon, piezz e spar etc, che non cade mai nel bozzettismo. "Se trovo qualcosa che mi piace, io vado fino in fondo", una battuta di Giorgio Scerbanenco che ho fatto mia appena ho cominciato a leggere "L'anello debole".

di Luigi De Rosa


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