di Dan Brown
Mondadori 522p.,€ 25,00
isbn 9788804631446
Firenze, il prof esperto d'arte, Robert Langdon, si risveglia in un letto d'ospedale; non ricorda nulla, anzi convinto di essere ancora a casa , negli States, rimane basito quando, dando un'occhiata attraverso i vetri della finastra accanto al letto , scopre di essere nel capoluogo toscano che come esperto d'arte ha visitato molto spesso in passato. Il professore non fa in tempo a chiedersi cosa possa essergli capitato, che nella stanza entrano: la dottoressa Sienna Brooks, connazionale dal corpo statuario e un Q.I. di tutto rispetto, (come scoprirà da lì a poco lo smemorato di Harvard) e un collega italiano il dottor Marconi, lo sfigato di turno, perchè non farà in tempo a visitare il malato che una killer professionista,Vayentha, inviata da un'organizzazione segreta "Il Consortium", lo falcia con una scarica di proiettili destinati al sempre più smemorato prof. Langdon.Sienna che dimostrerà ,da adesso in poi,di aver riflessi più pronti del mitico Robert Langdon , mette temporaneamente in scatto l'assassina, afferra il moribondo e con lui fugge , mentre per poliziotti italiani e i servizi segreti americani comincia la ciaccia ai fuggitivi. Il Povero professore ha lancinanti fitte alla testa che spesso producono incubi e allucinazioni legate all'Inferno, la prima cantica del grande poeta italiano Dante Alighieri . E' infatti tra gli endecasillabi della magnifica opera buona parte della soluzione dell'intrigo. Ma prima di scoprire l'arcano, i due fuggitivi gireranno in lungo e in largo i più bei monumenti di Firenze (danneggiando anche alcune preziose tele!)
Il cattivo di turno è il miliardario Bertrand Zobrist, proprietario fra le altre cose, della maschera mortuaria di Dante ,all'interno della quale è celato uno dei tanti segreti da svelare, lo scienziato in sintesi , come accadde in modo del tutto casuale al tempo della peste nera nell'Europa del 1347, vuole risolvere il dramma della crescita esponenziale della popolazione mondiale diffondendo... un virus?
"Inferno" di Dan Brown è uno splendido esempio di quello che ,senza snobismo, un altro autore americano Michael Chabon, definisce letteratura d'intrattenimento. Nonostante le cinquecento pagine la narrazione è fluida e non stanca, anche la scelta dei capitoli brevissimi aiuta in questo.
La trama e i contenuti artistico scientifici, sono curati in modo quasi maniacale, potrete andare in giro per Firenze a visitare Palazzo Pitti, il Giardino di Boboli,Ponte Vecchio etc ,adoperando il romanzo a mo di Giuda del Touring senza incorrere in errori. Un romanzo d'azione destinato a scalare le classifiche che non tradirà le aspettative dei lettori del Codice Da Vinci.
"Grandissimo è certo il dono delle virtù, la quale non
guardando a grandezza di roba, né a dominio di stati o nobiltà di
sangue, il più delle volte cigne et abbraccia e sollieva da terra uno
spirito povero:assai più che non fa un bene agiato di ricchezze".Questa considerazione scriveva alcuni secoli fa il celebre architetto Giorgio Vasari, spesso citato da Dan Brown nel romanzo, in un certo senso è quello che scoprirà Langdon : è la virtù a vincere il male,o no?
di Luigi De Rosa
(le immagini del post sono tratte dal web)
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