Giovanni Caputo,Perito Navale |
di Giovanni Caputo
Mursia pagine 180€ 12,50
Prefazione di Massimo Maresca
Perchè si usa una bottiglia di champagne come buon augurio per il varo di una nave?, che cos'è il vello?, che significa calafatare una barca?,perchè i palombari indossano un berretto rosso?,perchè i marinai disegnano occhi sulla schiocca di prora? Se vedo una nube a forma d'incudine o addirittura un rotolo di nuvole che tempo ci sarà?, che cos'è il bastone di Giacobbe? Esistono realmente delle alghe che se mangiate, come narra la leggenda di Glauco, ti permettono di respirare sott'acqua? Sono tantissime le stranezze,le suprestizioni,le leggende della "Gente di Mare" raccolte in questo piccolo e prezioso saggio di Giovanni Caputo che con uno stile semplice ma accattivante riesce a sedurre ogni tipo di lettore al fascino del mare.Da ricordare sono anche gli episodi più prestgiosi della storia della nostra marineria come la feluca costruita a Torre del Greco del capitano Giovanni Ajmone Cat che per primo giunse in Antartide con una barca di legno e come non raccontarvi dell'eroico capitano di corvetta Salvatore Todaro che con il sommergibile "Cappellini" durante la seconda guerra mondiale,era il 1940, affondò la nave belga "Kobalo" senza abbandonarne l'equipaggio al suo destino,anzi preoccupandosi di salvare tutti i naufraghi "guadagnandosi" le rimostranze dell'Ammiragliato tedesco che giudicò l'italiano: "troppo sentimentale", ma la gratitudine di centinaia di famiglie fiamminghe.E che dire delle "leggende" come la portaerei di ghiaccio del progetto Habakkuk alla quale Churchill rinunciò solo per i costi o la gara "al tiro alla fune" tra le navi gemelle Alecto e Rattler, una con sistema propulsivo a ruote laterali,l'altra ad "elice" che sancì per sempre la superiorità della propulsione ad elica.Chiude il saggio di Caputo un ricco elenco di proverbi e modi di dire frutto della saggezza dei marinai, mi piace dunque concludere questa breve recensione ,visti gli ultimi accadimenti che hanno riguardato la nostra marineria crocieristica, con questo detto:
"Accaduta una disgrazia in mare,tutti i saputi sono in terra."
di Luigi De Rosa
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