prof.Francesco De Angelis intervistato da Ilaria Barbati |
Eravamo abituati a leggere di colonne,statue e mura di antiche dimore che crollavano sotto i colpi della scure dell'incuria e della disorganizzazione di un certo modo di fare e soprattutto non fare archeologia in Italia,dove il preziosissimo patrimonio storico e culturale è spesso abbandonato a se stesso. Finalmente abbiamo da dare una bella notizia,in controtendenza rispetto a quelle che arrivano giornalmente da Pompei, che sottolinea come nel Bel Paese c'è ancora "un'archeologia viva e vegeta" parafrasando il titolo di una celebre rivista di settore.In Stabiae, una delle antiche città vesuviane come Pompei,Oplontis,Ercolano distrutte dal famoso terremoto del 79 d.C., grazie ai nuovi scavi effettuati degli esperti della Columbia University stanno venendo alla luce nuovi interessanti reperti archeologici. Il professor Francesco De Angelis (Associare Professor Roman Art and Archaeology,Columbia University,New York)
l'ingresso della Villa San Marco (Stabiae) |
L'intera intervista potete visionarla linkando l'indirizzo http://www.youtube.com/watch?v=7rUPa_CRgT8.
Da sottolineare anche l'insostituibile supporto a questi studi in territorio italiano di Thomas
Noble Howe coordinatore generale della fondazione Ras, del console degli Stati Uniti James
Rodriguez e del dottor Ferdinando Spagnuolo delegato Ras.
di Luigi De Rosa
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