16 apr 2012

"ciò che siede davanti alla porta dei miei sensi..."


La Bellezza
di Pasquale Irolla

Franco Di Mauro Editore pagine 188 € 10,00

Foto di Giuseppe Coppola
Illustrazioni di Pasquale Cipolletta
Post fazione di Fabrizio d'Esposito

"ciò che siede davanti alla porta dei miei sensi..."
Sant'Agostino

Pensate a passeggiate di fine luglio in luoghi ameni della Penisola Sorrentina,come Colle San Costanzo o Santa Maria al Castello,dove il costone tufaceo giallo oro sembra la pennellata di un pittore che serve a dividere, nel quadro, il cielo dal mare altrimenti indistinguibili, immaginate  di riposare sotto il pergolato di Ville storiche come Villa Angelina e Villa Eliana a Massa Lubrense o Villa Rossella a Piano di Sorrento, seduti lontani dal chiasso caotico della vita cittadina, lasciate che antiche,profonde riflessioni prendino il posto di preoccupazioni, scadenze, Btp in calo e spead in ascesa. Se vi parlo di Sant'Agostino, di San Tommaso d'Aquino e del concetto di bellezza vi accorgerete durante l'ascolto che siamo noi , impantanati in artificiose preoccupazioni,conquistati dai falsi idoli della società globalizzata, ad essere fuori dal mondo.Don Pasquale Irolla raccoglie in questo testo le riflessioni di un'estate sulla bellezza, quella che conquista e ammalia, quella che folgora, quella che ferisce, quella fragile,quella che finisce,quella sublime, quella che ci chiama.
Anche la musica non solo la vista racconta questo mistero "La danza degli spiriti" di Christoph Willibald Gluck,lo Studio 17 in mi minore di Fernando Sor,la Chanson triste di Tchaikovsky sono le colonne sonore che fanno da spunto di riflessione alla bellazza immaginifica:la Gloria di Dio, questo "volto nascosto" che solo il Cristo ci svela.
Infine un testo sulla bellezza non poteva ignorare l'Amore, ancora una volta è Sant'Agostino a darci il giusto consiglio "Nella misura in cui l'amore cresce in te,cresce anche la tua bellezza,poichè l'amore è la bellezza dell'anima", di nuovo Don Pasquale Irolla,questa volta nella cornice dell'elegante terrazza di Villa Murat dalla quale molti anni addietro Gioacchino,il Re, guardava accigliato gli odiati Inglesi godersi Capri, ci invita ad ascoltare altre musiche: "Malìa" di Francesco Paolo Tosti, "Someone to watch over me" di George  Gershwin e "Dicitencello Vuje" del napoletano Enzo Fusco, questi capolavori sono lo spunto per riflessioni  su quel mistero che dalla notte dei tempi fa da collante alle due metà della mela :l'amore.Un piccolo saggio acuto ed elegante.

di Luigi De Rosa

(nella foto in alto di Giuseppe Coppola "Photo 105" Don Pasquale Irolla )

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