P.S.: "Versi liberi modernissimi e vetusti" è l'ossimoro con il quale Filippo Tommaso Marinetti
amava definire la poesia di Kavafis.
di Luigi De Rosa
La memoria e la passione
di Costantino Cavafis
pp 255 Corriere della Sera € 7,90
collana Un secolo di Poesia
introduzione di Filippomaria Pontani
Candele
di Costantino Cavafis
I giorni futuri stanno avanti a noi
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come una fila di candele accese-
dorate,calde e vivide candele.
I giorni passati restano dietro di noi,
penosa linea di candele spente;
le più vicine fanno ancora fumo,
fredde candele,ormai piegate e sfatte.
Non le voglio vedere; la loro forma mi rattrista,
mi rattrista ricordarne l'antica luce.
Guardo davanti a me le mie candele accese.
Non mi voglio voltare,vedere con spavento
come s'allunga in fretta quella linea scura,
come si moltiplicano in fretta le candele spente.
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