12 mar 2011

Della donna che ci salverà la vita


1951, Baltimora, Stati Uniti,la signora sorridente ritratta nella foto a destra è una donna afroamericana che morì trentenne per cancro all'utero proprio quell'anno nell'ospedale Hopkins,si chiamava Henrietta Lacks.
Henrietta ebbe una vita dura come tutti i poveri d'America, passata
nei campi di tabacco,piegata sulle piante condannata, per vivere, a guardare la terra e a sognare il cielo. Prima che si spegnesse un ricercatore prelevò
un campione cellulare già rassegnato a vederlo morire in fretta
com'era sempre successo.E invece le cellule di Henrietta si moltiplicarono
come la gramigna. Oggi un terzo delle colture cellulari utilizzate per
la ricerca scientifica in tutto il mondo proviene dalle cellule di Henrietta:
tutti i medici le conoscono con la sigla scientifica : "HeLa".
La straordinaria storia di questa donna e di questo miracolo è
raccontata nel libro della giornalista americana Rebecca Skloot
"La vita immortale di Henrietta Lacks pubblicato in questi giorni
a Parigi.In Italia potete approfondire questa storia su La Stampa
di Torino edizione del 12 marzo 2011 giornalista Alberto Mattioli.
di Luigi De Rosa

P.S.: Il dottor George Gey, il medico di Henrietta un giorno si chinò sulla paziente e le rivelò quello che erano capaci di fare le sue cellule. Henrietta sorrise e gli disse che era felice che il suo dolore potesse essere utile agli altri.Henrietta è morta poverissima, le industrie farmaceutiche hanno prosperato con le sue cellule e hanno pure il barbaro coraggio di negare l'assistenza a chi non ha l'assicurazione medica: c'est la vie!

Nessun commento: