8 mar 2011

كفي , يكفي


كفي , يكفي
Queste parole in arabo vogliono dire basta, è quello che gridano i popoli del Maghreb
dove non c'è libertà, dove l'Individuo, l'Uomo o la Donna, non valgono niente.
Auguro alle donne arabe di non avere più bisogno di gridare la loro sofferenza,auguro a tutte le donne di gridare la loro gioia.
Mi sarebbe piaciuto festeggiare l'8 Marzo con un fascio di mimose, ma
poi mi sono ricordato, che questa è la data della morte di 129 operaie dell'industria tessile Cotton che arsero vive nella fabbrica dove lavoravano in un incendio doloso perchè Mr. Johnson,il padrone, aveva bloccato le porte per impedire alle sue dipendenti di scioperare per le disumane condizioni di lavoro alle quali erano sottoposte.
Quasta donna, nella foto a destra, si chiama Bibi Aisha, il marito le ha tagliato il naso e le orecchie perchè aveva espresso il desiderio di lasciarlo.
Per me rappresenta tutte le donne che nel mondo subiscono ancora oggi violenza,mi ricorda Yara Gambirasio, mi ricorda Sarah Scazzi,alle quali hanno impedito di diventare donne, mi ricorda che la donna va festeggiata tutto l'anno e che il rispetto per loro nonostante le tante frasi fatte e fiori è ,molto spesso, solo una parola su un foglio di carta.
di Luigi De Rosa


La foto riportata nel post è la vincitrice del prestigioso
premio World Press Photo of the Year 2011
Fotografia di Jodie Bieber, Institute for Artist Management, scattata per Time
tratta dal sito www.nationalgeographic.it

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