
Il Denaro e le parole
di Andrè Schiffrin
Voland pag.120 € 12,00
Camminando per lo storico Quartiere Latino a Parigi Andrè s’imbatte in una visione, un locale sfitto, circondato da quelli della catena di ristoranti Subway con un cartello che recita:” il Comune di Parigi destinerà questo locale ad un libraio o editore indipendente con un affitto dimezzato” E’ un miracolo! Nell’Europa di oggi , dove si taglia tutto quello che è destinato a istruzione e cultura, si fanno leggi come quella francese detta “Lang” che cercano di aiutare i piccoli librai ed editori indipendenti? Naturalmente il Governo Sarkosy sta cercando di “rimediare” a quest’errore,perdon orrore! Ma fortunatamente finora ha fallito.Questo piccolo saggio di Schiffrin è semplicemente questo: una passeggiata nel mondo della piccola editoria, della stampa non asservita al dio denaro e dei librai indipendenti che sta cambiando, o meglio, che sta scomparendo fagocitato dalla grande distribuzione e dai bilanci dei “tropp” manager che hanno letto la copertina dell’Arte della Guerra di Sun Tzu:solo quella, bel samurai con katana sguainata. E allora la domanda è : il denaro sostituirà la parola? La risposta sembrerebbe sì. A New York nel 1945 c’erano 333 librai oggi,inclusa la grande distribuzione, resistono 30 librerie coraggiose ed in America, al contrario che in Europa, non c’è il prezzo fisso del libro, potete comprarvi Harry Potter ad 1 dollaro vicino al banco dei surgelati! In tutta Europa la tendenza è quella di tagliare gli aiuti alla cultura. Ci sono delle “isole felici” :la Norvegia investe in editoria, cinematografia e giornali, ma i nordici hanno il petrolio del Mare del nord che glielo permette, i cugini Svedesi invece sono gli unici al mondo dove ha funzionato un nuovo sistema , un gruppo di lettori si è riunito in cooperativa ed ha fondato una casa editrice indipendente.In Italia? Be in Italia “La casa dei gladiatori" a Pompei , un monumento storico è crollato miseramente; voglio dire non si spende un euro per la salvaguardia di monumenti storici famosi in tutto il mondo, potreste mai sperare che spendano un euro per aiutare i librai indipendenti, i piccoli editori indipendenti?Le idee indipendenti e libere? Siamo destinati a leggere i bestseller: solo quelli?di Andrè Schiffrin
Voland pag.120 € 12,00
La poesia , che notoriamente non “vende” sparirà? Il libro scientifico che fine farà? Oggi un noto giornale pubblicizza l’inserto di un classico della filosofia con lo slogan le grandi idee cambiano il mondo! Voltaire, Rousseau,Freud,Cesare Beccaria etc etc probabilmente fra qualche decennio, visto il piattume al quale sembriamo essere destinati i nostri best seller saranno i manuali dell’I Phone e dell’I Pad.
di Luigi De Rosa
Andrè Schiffrin ci invita a non arrenderci, se vogliamo che anche le prossime generazioni vedano tra le loro fila dei nuovi Hemingway, Pascal,Flaiano,Enzensberger non arrendiamoci, non omologhiamoci, non inchiniamoci: viviamo!
Nessun commento:
Posta un commento