8 dic 2011

L'Istituto Nautico "Nino Bixio" dal 1770 ai giorni nostri



Marineria Meridionale

di Maria Sirago


E' uno splendido articolo quello che la giornalista Maria Sirago dedica
dalle pagine dell'Espresso Napoletano edizione Dicembre 2011 per
la Rogiosi Editore a due antiche istituzioni scolastiche : gli Istituti Nautici
di Napoli e Piano di Sorrento. Scopriamo così un Carlo di Borbone attento alle esigenze della Marina mercantile,il Re desiderava avere dei marinai preparati sulle sue navi come quelli dei regnanti inglesi e francesi,
anticamente infatti l'arte marinaresca era trasmessa di pade in figlio, con Carlo di Borbone
si ebbe l'istituzione del primo esame per coloro che volevano esercitare il mestiere di pilota.
L'Abate Antonio Genovesi,siamo negli anni cinquanta del Settecento, istituì delle scuole professionali dove si sarebbero appresi non solo i rudimenti del mestiere ma anche a leggere e a far di conto oltre ad una lingua straniera, l'inglese o il francese, in questo modo i futuri marinai del Regno di Napoli avrebbero potuto comunicare e commerciare con facilità in tutto il mondo.
Con la cacciata dei Gesuiti,arriviamo al 1787,le proposte dell'Abate Genovesi vennero stilate in un regolamento che istituì delle scuole laiche, vanno ricorati a tal proposito:il Collegio Nautico per gli orfani dei marinai San Giuseppe a Chiaia a Napoli e il Collegio Nautico di Meta e Carotto (nel territorio di Piano di Sorrento) . Il modello seguito dalla scuola nautica di Meta e Carotto doveva dare ampio spazio alle materie tecniche secondo i dettami delle scuole inglesi e francesi,poi si ebbero varie riforme come quella di Matteo Galdi,siamo in epoca francese (1806-1815),che diede invece ampia rilevanza allo studio della matematica secondo i dettami della scuola nautica di Amsterdam. Il resto della lunga e prestigiosa storia dei due istituti nautici fino ai giorni nostri potrete leggerla nell'articolo che non lesina curiosità e approfondimenti interessanti.
di Luigi De Rosa

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