22 ago 2011

Il mio miglior amico


Sabato,addio
di Marco Archetti
Faltrinelli € 13,00 pagine 144

Filippo, giovane cassiere, viene raggiunto dalla telefonata allarmata
di un'amica del padre che gli chiede di recarsi nel piccolo
bar che da quarant'anni è l'unica ragione di vita del vecchio.
Quando l'uomo giunge sul posto, ci sono auto della polizia e la solita folla di perditempo che non manca mai lo "spettacolo" delle disgrazie altrui.
I poliziotti accompagnano uno scioccato Filippo nella cantinola del bar dove, in fondo alle scale, giace il corpo senza vita del povero padre:disgrazia o delitto? Ora che non c'è più, Filippo si interroga sul vecchio genitore che ,rimasto vedovo ,l'aveva cresciuto come meglio poteva,sempre aggrappato a quel bar anche quando l'età e l'andamento economico gli suggerivano perentori la via della pensione,lui si ostinava a tenere aperto, salvo poi chiedergli un aiuto ma Filippo sordo,come molti figli, non lo ascoltava,salvo poi capire ,a babbo morto, che quando le persone che ami ti chiedono aiuto,vi sembrerà strano,ma è a voi che lo stanno offrendo.Filippo s'interroga su Marlen, la moglie dominicana che ha abbandonato il tetto coniugale andando via con un'amica brasiliana per costruirsi una vita meno ordinaria a Milano.S'interroga soprattutto sul suo amico di sempre, Gigi,quello più bravo,più bello,più furbo, sposato con una figa dell'alta borghesia bresciana,che possiede un ristorante e una villetta e che non sente più dal giorno del celebratissimo matrimonio con Benedetta.
Storia dell'amicizia,quella che celebriamo ogni giorno nella nostra società, quella fatta di egoismo,invidia,rancore,menefreghismo,indifferenza e raggiro, come spiegarmi meglio?, l'amicizia quella che abbiamo su facebook,quella del mi piace e condivido,il format che ha creato Zuckerberg che è un vero genio: si è guardato intorno e poi ha battuto sulla testiera copia incolla,non c'era bisogno di fare altro per digitalizzare l'assoluta inconsistenza della parola amicizia.
di Luigi De Rosa

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