la sfortuna di popolare (ancora per poco!) le foreste cinesi.
Fin dai tempi degli Imperatori questi animali venivano
uccisi perchè era ed è convinzione diffusa fra le popolazioni asiatiche
che la loro bile fosse un toccasana per curare molte malattie dell'uomo.
Oggi gli uomini( che spiccano sempre per" intelligenza")
paventando l'estinzione dei poveri orsetti hanno avuto
un'altra brillante idea, non ucciderli più, ma catturarli, infilarli in luride gabbie di un metro per un metro e "mungerli più volte al giorno" , nel senso che ad un povero orso viene infilato un catetere metallico nella cistifellea e fra atroci dolori viene estratta la bile che poi, in polvere, verrà venduta al mercato a 450 euro al chilo col consenso delle autorità.
Finalmente, è notizia di oggi, che uno dei massimi organi di stampa del governo di Pechino lo"Xinhua" ha reso noto che le
medicine ricavate dalla bile degli orsi non servono a niente, anzi,
come ha ribadito Huang Xinyang , vicepesidente dell'Associazione
taoista in un'audizione al Comitato nazionale: "queste pratiche
crudeli macchiano il buon nome della medicina cinese."
Diversi animali verranno liberati grazie anche ad un'altra associazione non governativa l'Aaf, molte industrie farmaceutiche cinesi interromperanno la commercializzazione
della bile: "gli orsetti torneranno a riveder le stelle, perdon, la luna?"
La notizia è tratta dall'articolo di Bruno Picozzi sul quotidiano
Terra edizione del 13 ottobre 2010
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