21 dic 2014

Chini pria se n' andar; ma quella grotta / / Più si dilata , quanto più s' interna

Il Mistero della Grotta Oscura
di Augusto Vitale
(Edizioni La Conchiglia; pp.134 € 12,00)
isbn 9788860910790


Nell'estate del 1808 Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat si scambiarono di posto alla tavola imbandita dal parente più illustre Napoleone; i Bonaparte si spartivano le ricchezze di Spagna e Italia senza ritegno, mentre il Borbone se l'era svignata a Palermo con gli inglesi che si erano "accampati" a Capri, la nuova Gibilterra. In questo contesto si muovono due studenti tedeschi appassionati di viaggi, dopo una sosta nella caotica Napoli preunitaria attraversarono la costiera sorrentina con la speranza di raggiungere Capri dove la loro curiosità sarebbe stata appagata dallo studio delle "anticaglie" romane e soprattutto dall'esplorazione di una grotta di cui avevano sentito parlare da precedenti viaggiatori, teatro forse dei famosi festini di Tiberio. I due stranieri procuratisi gli indispensabili salvacondotti e fugati i sospetti dei Rangers che affollavano le rocce dell'isola in egual numero delle famose capre, raggiunsero la "Grotta Oscura" grazie all'aiuto di una guida locale. L'antro oscuro si rivelerà di una bellezza straordinaria, ma all'uscita dall'imboccatura marina che faceva d'accesso impervio al sito misterioso per fare ritorno con una piccola imbarcazione al porto di Capri, una tragedia immane li travolgerà.
A poca distanza dalla Certosa di San Giacomo c'era una torre di guardia, nel precipizio che si apriva  sotto l'antico rudere un triangolo oscuro fungeva da porta: per l'Ade?  

di Luigi De Rosa


(Il testo è arricchito da una planimetria della zona di Unghia Marina e della Certosa e da disegni d'epoca di Philippe Hackert, John Smith, Schinkel e Muller)


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