12 ago 2013

Il windigoo che stuprò mia madre

La casa tonda

di Erdrich Louise
2013, 381p.; Feltrinelli€ 19,00
isbn 9788807030529


Joe ,tredici anni , con suo padre Coutts, giudice tribale, stanno percorrendo la strada sterrata che porta alla Round House (la casa tonda) edificio sacro della comunità indiana dei Chippewa, siamo in North Dakota è il 1988, i due sono preoccupati, Geraldine rispettivamente mamma e moglie non ha fatto ritorno a casa ed è un ritardo assai strano. D'un tratto proveniente dalla direzione opposta nell'altra carreggiata,eccola!, Geraldine in auto li supera senza degnarli di uno sguardo. Coutts fa inversione di marcia e insegue la moglie , entrambe le automobili si fermano davanti al garage di casa Coutts. Il giudice scende dalla propria vettura, apre lo sportello dell'auto della moglie e viene investito dal  puzzo vigoroso di vomito e di benzina; la donna non si muove, ha le vesti strappate, sangue dappertutto sull'inguine. E' stata picchiata e stuprata. L'uomo non perde tempo afferra la donna e la conduce in ospedale non prima di aver ordinato a Joe di avvisare il resto della Comunità.
Questo romanzo comincia così con uno stupro e una donna che per miracolo sopravvive ad esso prima di rinchiudersi in un silenzio quasi autistico.
Joe, il figlio adolescente è sconvolto, cercherà in tutti i modi di scoprire chi è stato. All'inizio crede di aver scoperto il colpevole nel giovane prete cattolico, Padre Travis, ex marine, con una grossa cicatrice che gli sfregia gola e petto, alla fine però il giovane indiano subirà una dura lezione dal prete fisica e morale "Dio è buono, Misericordioso, tutto guarisce", ma Joe non sopporta la morale cattolica ,lui vuole la vendetta, lui vuole il windigoo, l'uomo bianco, che ha fatto del male alla madre perché lo vuole impiccare e così vendicare la Comunità. Il rancore del ragazzino aumenterà a dismisura quando il padre e l'agente dell'FBI, Bjerke, scopriranno il nome  dello stupratore ma per un assurdo groviglio burocratico saranno costretti a lasciarlo libero. Lo stupro e il tentato omicidio sono avvenuti presso la casa tonda che è in parte sulla terra indiana e in parte nel parco naturale federale, dunque non si riesce a capire se la giurisdizione sia indiana o federale. Joe però non è disposto a lasciare il windigoo libero di farla franca, chiede aiuto all'amico Cappy, i due giovani indiani riusciranno a punire l'uomo bianco? "Un capolavoro" l'ha definito Philip Roth che scava nelle contraddizioni che caratterizzano da secoli i rapporti Nativi e Americani. ,in un periodo storico particolare perchè un uomo di colore è alla Casa Bianca, Barack Obama. La Erdrich racconta gli Indiani d'oggi, senza retorica; sono lontani i tempi delle belle fiabe come "Balla coi lupi","Piccolo grande uomo" o "Soldato blu", con un linguaggio foulkneriano la scrittrice, anch'essa con sangue cheppewa nelle vene, vuole denunciare alla comunità internazionale il "femminicidio" indiano, l'86% degli stupri di donne indiane è commesso da non nativi e per una serie di leggi federali , gli stupratori bianchi non vengono perseguiti. Barack Obama si occuperà anche dei Nativi?
Infine mi piace segnalare le scene umoristiche che ci sono nel romanzo che rendono la narrazione meno cupa e più piacevole, specialmente quelle che descrivono gli adolescenti  che hanno fatto pensare molti critici al capolavoro di King "Stand by me", mi vengono in mente le corse in bici nella riserva, la scoperta degli antichi riti ,la scoperta del sesso come gioia e divertimento tipo lo spogliarello della procace Sonja di fronte al vecchio sciamano Mooshum. Inoltre in tutto il romanzo l'autrice strizza l'occhio a Star Trek, che nell'immaginario adolescenziale di Joe e dei suoi amici, più degli antichi riti e della religione cattolica rappresenta la sua vera linea di guida, quasi che "The Next Generation" con i suoi assurdi personaggi e mondi immaginari, sia portatrice di insegnamenti più intelligibili e più umani.
 di Luigi De Rosa
Louise Erdrich,scrittrice

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