7 giu 2010

Libri per bambini,oggi Vi consiglio



Il mio amico invisibile
di Lucia Tumiati
Giunti Junior pagone 90 € 7,90
Disegni di Simone Massoni

Gianni è un ragazzino che deve affrontare il classico trasloco e trasferimento in un'altra città. Il piccolo è "traumatizzato", ha paura di affrontare la nuova realtà,di lasciare per sempre la vecchia casa, le vecchie abitudini, gli amici e la scuola.
Durante il viaggio di trasferimento parla con il suo amico invisibile di nome Pac. Questa "amicizia particolare" lo aiuterà in un percorso di crescita ed elaborazione del distacco fino ad una sorpresa conclusiva.

Rappresenta un problema l'altro, l'avatar per la crescita del bambino?
Niente di grave, anzi niente di rilevante: a meno che non si ritenga oramai abnorme la capacità di fantasticare ed evocare mondi. Cosa c’è di diverso, fra Snoopy che usa la propria cuccia come la carlinga di un aereo con cui combattere il Barone Rosso (nemico immaginario vero e proprio) e Calvin che gioca con la sua tigre di pezza Hobbes, e quando nessuno li vede vi interagisce come e meglio che con un amico? Amici immaginari hanno avuto Topolino e Remy, l’altro topo animato che dialoga con l’anima di un grande chef parigino scomparso, Auguste Gusteau.
Il gioco è gioco, e tra le sue leggi non c’è quella che lo vincola all’esistenza reale. Casomai andrà notato come tra i segni della contemporaneità ci sia proprio la prevalenza di giochi in cui l’avversario o il complice siano impliciti. Dal bambino che tira la palla contro il muro a quello che diteggia il suo gameboy, dalle navigazioni su Internet alle sfide al caso, la mancanza anche solo provvisoria di compagni produce naturalmente l’esigenza di proiettare un’ombra fuori da sé: un’ombra con cui prendersela, o con cui confidarsi. Un doppio speculare, un’anima gemella - come si dice - a cui non occorre spiegare antefatti e sottintesi. E quando qualche università di qualche parte del mondo vorrà occuparsi degli amici immaginari dei grandi se ne potranno sapere delle belle.

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