L’isola del Dio nascosto
di Riccardo Esposito Edizioni La Conchiglia pagine 130 € 22,00 Genere Saggio
Raccontare Capri è sempre difficile, penso che ogni scrittore vorrebbe con la penna ricreare quella magia che ti stordisce appena metti piede a Marina Piccola, ma soprattutto desidera non cadere nel banale e nel dèjà vu cosa che non accade nel saggio di Riccardo Esposito.Sfogli il testo di Esposito e t’imbatti in personaggi straordinari che raccontano Capri e vivono l’isola a modo loro. Tiberio è lì in cima dalla sua villa ancora oggi a secoli di distanza sembra il dio che dionisiacamente ha cura e protegge la sua creatura. Pan corre tra le viuzze strette inseguito dalle baccanti inebriate dal vino cerca refrigerio nelle mitiche grotte dimenticate e riscoperte come la più bella, quella Azzurra che Kopisch e Waiblinger resero famosa nel mondo. Esposito è originale e mai banale anche quando tocca temi delicati come l’erotismo che ha da sempre irretito giovani pescatori e nobili intellettuali, poveri modelli e ricchi industriali. Si passa dall’omosessualità di Oscar Wilde, quasi gridata, fatta di scandali e sfrontatezza a quella timorosa di Alfred Krupp, allo sberleffo di un Marinetti futurista intollerante nei confronti del diverso. L’isola saffica come la vivevano Romaine Brooks e Marguerite Yourcenar.La scoperta dell’isola accidiosa di Bertold Brecht,l’isola noiosa di Andre Gide l’insulomania di D.H.Lawrence, l’isola come dimora,come l’intesero il medico svedese Axel Munthe che fece della sua Villa San Michele un rifugio magnifico richiesto invano anche da Goring e degli altri gerarchi nazisti,e come la visse l’indomito libertino Jacques Fersen con la sua Villa Lysis e non poteva mancare Curzio Malaparte e la sua villa Casa come me, causa dell’odio amore fra lui e i capresi.L’isola lussuriosa di De Sade.L’isola ludica di August Weber,Lucy Flannegan e di Compton Mackenzie. L’isola “orrifica” dello scultore Diefenbach o dello scrittore gotico Hanns Ewers. L’isola della maschera, di scrittori come Alberto Moravia (il disprezzo o 1934), di artisti del cinema come Hans Spiegel eTotò (L’imperatore di Capri), l’isola come teatro ideale per rappresentare le proprie maschere così come farà la marchesa Luisa Casati Stampa. Sono migliaia i modi di vivere l’isola, come i suoi sapori, i suoi colori i suoi segreti , i suoi amanti.
di Riccardo Esposito Edizioni La Conchiglia pagine 130 € 22,00 Genere Saggio
Raccontare Capri è sempre difficile, penso che ogni scrittore vorrebbe con la penna ricreare quella magia che ti stordisce appena metti piede a Marina Piccola, ma soprattutto desidera non cadere nel banale e nel dèjà vu cosa che non accade nel saggio di Riccardo Esposito.Sfogli il testo di Esposito e t’imbatti in personaggi straordinari che raccontano Capri e vivono l’isola a modo loro. Tiberio è lì in cima dalla sua villa ancora oggi a secoli di distanza sembra il dio che dionisiacamente ha cura e protegge la sua creatura. Pan corre tra le viuzze strette inseguito dalle baccanti inebriate dal vino cerca refrigerio nelle mitiche grotte dimenticate e riscoperte come la più bella, quella Azzurra che Kopisch e Waiblinger resero famosa nel mondo. Esposito è originale e mai banale anche quando tocca temi delicati come l’erotismo che ha da sempre irretito giovani pescatori e nobili intellettuali, poveri modelli e ricchi industriali. Si passa dall’omosessualità di Oscar Wilde, quasi gridata, fatta di scandali e sfrontatezza a quella timorosa di Alfred Krupp, allo sberleffo di un Marinetti futurista intollerante nei confronti del diverso. L’isola saffica come la vivevano Romaine Brooks e Marguerite Yourcenar.La scoperta dell’isola accidiosa di Bertold Brecht,l’isola noiosa di Andre Gide l’insulomania di D.H.Lawrence, l’isola come dimora,come l’intesero il medico svedese Axel Munthe che fece della sua Villa San Michele un rifugio magnifico richiesto invano anche da Goring e degli altri gerarchi nazisti,e come la visse l’indomito libertino Jacques Fersen con la sua Villa Lysis e non poteva mancare Curzio Malaparte e la sua villa Casa come me, causa dell’odio amore fra lui e i capresi.L’isola lussuriosa di De Sade.L’isola ludica di August Weber,Lucy Flannegan e di Compton Mackenzie. L’isola “orrifica” dello scultore Diefenbach o dello scrittore gotico Hanns Ewers. L’isola della maschera, di scrittori come Alberto Moravia (il disprezzo o 1934), di artisti del cinema come Hans Spiegel eTotò (L’imperatore di Capri), l’isola come teatro ideale per rappresentare le proprie maschere così come farà la marchesa Luisa Casati Stampa. Sono migliaia i modi di vivere l’isola, come i suoi sapori, i suoi colori i suoi segreti , i suoi amanti.
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