13 nov 2012

Finisco il canto e vi bacio le mani.Il poeta pisciavinolo Napoletano

"Briganti"litografia di Gaetano Dura in copertina
IL GRIDO DEL LUPO
di Gerardo Picardo
Stamperia del Valentino
pagine 63 € 12,00


"Il grido del lupo"non è quello che si udiva una volta attraversando boschi impervi,nè quello che gelava il sangue ai piccoli lettori dei fratelli Grimm,ma è quello straziante che si levava dalle montagne irpine o dalla Sila calabrese durante il secolo scorso, era quello di lupi che resistevano e difendevano il loro territorio dai nuovi invasori, animali feroci fra i più terribili quali si sono sempre dimostrati gli uomini nei confronti degli altri esseri viventi compresi i loro simili. La piemontesizzazione dell'Italia meridionale diede vita a massacri che solo oggi, centocinquant'anni dopo, cominciano a farsi spazio in mezzo alle bugie della storia raccontata dai vincitori. Questo testo di Gerardo Picardo racconta , nella prima parte , la storia di questi lupi chiamati briganti e delle loro compagne:le drude. Sono storie di coraggio, di fango , di stupri, di sangue,di teste mozzate appese ai pali per ludibrio e insegnamento al popolo, di teste mozzate "per amore", perchè almeno quella avesse degna sepoltura, di drude che intingono il pane nel sangue del nemico ucciso, storie di eroi,di barabba e di giuda e di tanto, tanto sangue! Chi era Chiavone?, chi Carmine Crocco?, e perchè non parlare di Ninco Nanco, di Filomena Pennacchio,Giuseppina Vitale, Maria Tito...uomini e donne che non hanno trovato posto nei libri di storia, perchè? Gerardo Picardo vi offre una vasta bibliografia per dare una risposta a tale domanda. La seconda parte raccoglie un "gioiello" per bibliofili e storici, la riproduzione di un testo rarissimo sui briganti dal titolo "Istoria  della vita, e morte,uccisioni ed imprese di Pascale Riccio di Lauro e i suoi compagni, Napoli Avallone 1847, è "nu cunto"  in versi di 16 piccole pagine che racconta la storia di questi lupi-briganti che in terra irpina vissero e morirono per la libertà.

Ninco Nanco, assassinato da un traditore per impedire che potesse svelare ai carabinieri che l'avevano catturato segreti compromettenti.
di Luigi De Rosa




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