23 set 2012

"Se fossi un detenuto, vorrei un libro per volar via,oltre le mura del carcere" Peppe Lanzetta


"Il fiuto d'autore" di Gianni Solla


Ieri, sabato 22 settembre 2012 si è conclusa la kermesse culturale
Luigi De Rosa e Gianni Solla
"Trame d'autore" da un'dea di Ciro Daino e Mariella Nica.
Esperimento riuscito nonostante qualche piccolo ostacolo e la ricerca affannosa di ritagliarsi uno spazio,soprattutto fisico, in un "cartellone di presentazioni
estive" quelle che ha patrocinato il Comune di Piano di Sorrento nel 2012, quanto
mai fitto quest'anno, ma ben vengano simili difficoltà quando si fa Cultura.L'ultima trama presentata ad un pubblico di appassionati è stata quella graffiante del napoletano Gianni Solla, narratore fra i più originali della nuova generazione,a metà strada fra Chuck Palahniuk e Phillip Roth figlio,intellettualemente parlando,
di Peppe Lanzetta. Con "Il fiuto dello squalo" abbiamo avuto modo
di analizzare temi come l'uomo e il rapporto con il proprio corpo, visti i difetti
e le menomazioni fisiche che i vari personaggi del romanzo subiscono o
vivono per motivi ereditari. Si è poi discusso di Napoli, camorra e inquinamento,
temi che hanno, del resto, fatto da motivo conduttore durante tutti gli incontri letterari perchè la finzione e l'immaginario hanno, oggi come ieri, i piedi ben piantati nel mondo reale. Qualche giorno fa ho letto un'antologia di scritti curata
da Romano Montroni dal titolo "I libri ti cambiano la vita" fra gl'interventi
pubblicati c'è il primo e ultimo, ahimè, scritto da un autore veramente speciale:Lucio Dalla.
Alla domanda: "quale libro ti ha cambiato la vita?" Lucio Dalla rispose che non ne aveva uno in particolare ma che fin da bambino, quando un testo lo intrigava, lo leggeva e rileggeva in continuazione, fino a quando cominciava a pensare a quel libro, a sognare le sue pagine,a elaborare le idee e le riflessioni che l'avevano colpito anche quando il testo non era più fra le sue mani e continuava fino a quando, per una strana magia, il libro cominciava a leggere dentro di lui, si capovolgeva tutto, il libro diventava lettore, i contenuti letterari scovavano i contenuti scritti e nascosti nell'animo del lettore.
Con "Trame d'autore" abbiamo cominciato a cercare un libro come quelli amati
da Lucio Dalla , quelli che ti leggono dentro, siamo all'inizio, ma è un buon inizio.
di Luigi De Rosa

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