5 mag 2011

Punta Campanella , la notte l'area protetta è il regno dei predoni


Massalubrense (NA) - Nel triangolo marino costituito da Punta Campanella,
gli isolotti de Li Galli e Punta Carena, nel cuore del Parco Marino di Punta Campanella(vedi foto a destra), approfittando delle ore notturne, pescatori abusivi e diportisti col vizietto della "pesca grossa" hanno catturato centinaia di gustosi totani per il loro desco e quello di ristoratori e commercianti compiacenti. La tecnica usata per catturare gli sfuggenti cefalopodi è quella con i siluri di profondità(foto in basso a sinistra), in sintesi si tratta di strumenti con luce intermittente fluorescente armati di un cono in piombo con una trentina di ami d'acciaio, grazie ad un argano a motore , questi siluri vengono immersi nelle profondità marine dove la luce attira i totani verso gli ami. Quindi accanto alla strage di cernie, saraghi e orate che abbiamo rubricato nel Natale 2010, sempre nell'area protetta,oggi ci tocca registrare anche questa di molluschi.
Gennaro Pappalardo giornalista del Mattino di Napoli nel suo articolo sull'edizione del 5 maggio 2011 che vi invito a leggere, registra il malcontento sia di Antonino Miccio direttore del Parco Marino che di Raffaele Di Palma di Legambiente, ricorda che un operatore onesto di Marina del Cantone che provò ad opporsi ai pescatori abusivi, durante il periodo natalizio 2010, finì in ospedale.Dunque,dobbiamo arrenderci ai camorristi del mare?

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