

Incidenze
di Philippe Djian
Voland edizioni pag.169 € 14,00
di Philippe Djian
Voland edizioni pag.169 € 14,00
Marc è un professore di letteratura cinquantenne, vive in un cottage isolato, fuori città, circondato da una splendida foresta nei pressi di un lago. Vive con la sorella Marianne, i due hanno uno strano rapporto strano, ambiguo, pericolosamente incestuoso. Questo scabroso legame ha cominciato a prendere forma durante l'infanzia; i loro abbracci erano rifugio per entrambi alla violenza becera di una madre disumana e un padre indifferente.
Marc è anche un donnaiolo impenitente, il suo charme attira nel suo letto un gran numero di studentesse. Un' alba però il professore si sveglia e si accorge che la studentessa con la quale aveva condiviso una notte di sesso e alcol giace morta fra le lenzuola. Spaventato, terrorizzato dallo scandalo che potrebbe seppellirlo, lui vecchio professore sorpreso con una ragazzina, decide di occultare il cadavere. Assicuratosi dell'assenza di Marianne che abita il piano terraneo dello stesso cottage, si carica il cadavere di Barbara, questo il nome della ragazza, sulle spalle e dopo un lungo cammino nel bosco, getta il corpo in un profondo crepaccio da lui scoperto da bambino durante l'ennesima fuga alla violenza materna. I giorni sembrano passare sereni, con la polizia che brancola nel buio, fino a quando si presenta in classe, per chiedergli notizie della ragazza scomparsa, Myriam, madre di Barbara. Marc , naturalmente rincuora la donna, lui afferma di non ricordare che vagamente la ragazza, ma durante i successivi incontri con Myriam, Marc scopre di provare uno strano sentimento verso quella madre disperata, sentimento che lo porterà a letto con lei. Quest'ennesima conquista però metterà in crisi il professore che si scoprirà per la prima volta innamorato...l'amore, come spesso accade, cambierà le carte in tavola e anche le convinzioni dei giocatori.
Philippe Djian , fra una sigaretta e una pasticca contro la cefalea , con il suo stile cinico e disincantato , spoglia individui solitari dei vestiti e delle convenzioni borghesi, inutili mascheramenti alle loro miserie.
di Luigi De Rosa
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