30 set 2010

In onore di un collega


In morte di Antonio e della speranza
Un edicolante scopre un ladro d'uva, lo rimprovera
e quello si presenta con la pistola e l'ammazza:
giustiziato come la mamma che aveva denunciato
lo stupratore della figlia. A Napoli ogni idea di
legalità sta franando come la costiera.

...Antonio Coppola, edicolante quarantenne, gli dava
le spalle e allora il balordo ha sparato. Due colpi
di calibro 9, l'utensileria del camorrista patentato.
Poi s'è avvicinato al corpo afflosciato là in terra.
Ha sistema la canna sulla nuca di Antonio e l'ha
finito...

dal Corriere della Sera inserto SETTE edizione
di Giovedì 30 Settembre 2010 giornalista
Cesare Fiumi.

( Gli amici degli assassini di Teresa Buonocore (madre coraggio antistupro) e Antonio Coppola (edicolante) hanno scritto su Facebook: "Resistete,la galera è di passaggio". Che cosa dire di questa gente, rabbia e disgusto sono immensi,
possibile che Napoli deve essere questo? Possibile che in questa regione non si possa godere di civiltà, giustizia, dignità,onestà?Possibile che un Uomo con tre figli e una moglie debba morire perchè ha rimproverato una Merda di non rubare una pigna d'uva!
I Signori di Facebook tanto solerti a "buttare fuori" chi ingiuriava Berlusconi al tempo della famosa statuetta nei denti, perchè non fanno vera pulizia!)

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