6 giu 2010
Moby Prince per non dimenticare 143 morti innocenti
Moby Prince, dimenticare e archiviare la verità è una sconfitta per tutti.
Sull'edizione del Manifesto del 6 Giugni 2010 c'è un articolo a firma di Enrico Fedrighini sulla tragedia della Moby Prince.
Su questo famoso traghetto la notte del 10 Aprile del 1991 nel porto di Livorno morirono 143 fra passeggeri e membri dell'equipaggio, su questa tragedia, come è tipico nel nostro paese, si indagada anni ma dal "muro di gomma" niente è trapelato.
Oggi , nell'articolo del Manifesto, apprendiamo che c'è stata una richiesta di archiviazione delle nuove indagini sulla tragedia presentata dalla Procura della Repubblica di Livorno.Questa decisione merita rispetto e attenzione. Rispetto per l'oggettiva difficoltà e forse anche per l'inadeguatezza dello strumento giudiziario laddove la ricerca della verità si interseca con la necessità di accedere ai sistemi radar militari di controllo, dall'altra attenzione perchè è dai particolari che potrebbe emergere la verità. Le domande che Fedrighini pone nell'articolo e nel suo famoso saggio "Moby Prince.Un caso ancora aperto. Edizioni Paoline 266 pagine € 13,00 ISBN 8831528572" le giriamo modestamente a Voi lettori:
C'è un video, rinvenuto a bordo del traghetto e consegnato al magistrato, solo dopo che qualcuno aveva provveduto a tagliarne una parte, che fine ha fatto questo famoso filmato mancante e perchè fu tagliato?
La sera del 10 Aprile nella darsena c'erano sette navi militari cariche di armi provenienti dalla Guerra del Golfo che dovevano fare consegne ai depositi di Camp Darby (propietà degli Stati Uniti) Di chi sono quelle piccole imbarcazioni che subito dopo la collisione tra la Moby Prince
e l'Agip Abruzzo si dileguano e per conto di chi operano?
Dove è destinato il materiale bellico movimentato? Che fine ha fatto la famosa nave chiamata "Theresa" della quale si conserva una registrazione dove si sente uno degli ufficiali dire "Me ne vado, me ne vado,passo e chiudo!"
Perchè un elicottero, avvistato da più persone, ha sorvolato la zona senza prestare soccorso?
Chi l'ha mandato, da dove veniva?
La domanda fondamentale è, cosa stava accadento la sera del 10 Aprile nelle acque portuali di Livorno? I movimenti militari possono aver avuto un nesso causale con la tragedia?
All'epoca l'area dell'Alto Tirreno, dopo l'operazione Desert Storme, era considerata una zona sensibile per le importanti basi logistiche militari, dunque un sofisticato sistema di controllo gps , radar e di boe meteo marine controllava 24 ore su 24 l'intera zona, perchè non è stato possibile controllare le registrazioni? La verità è nelle registrazioni del sistema integrato di telecomunicaioni militari di quella tragica notte?
P.S. Quella notte morirono anche alcuni marittimi della Penisola Sorrentina, questo mio Post è certamente piccola cosa, ma ci tenevo in qualche maniera a onorare la Loro memoria.
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