23 mag 2010

Oggi Vi consiglio un libro per ricordare la Politkovskaja e il dramma Ceceno


Ragazze della guerra
di Susanne Scholl Edizioni Voland pagine 150 € 14,00

Durante le guerre nel Caucaso per il controllo del petrolio a migliaia i Ceceni furono deportati in Kazakistan e quelli furono i più fortunati.
“Quando il treno si fermò,ricorda Lisa,i Kazaki aprirono il treno bestiame in cui erano stati trasportati lei e la sua famiglia e guardarono con sorpresa tutte quelle persone ammassate, sporche, denutrite, malate.
E dissero con sorpresa ancora maggiore:
Ma sono esseri umani? I Russi ci avevano detto che trasportavano animali selvatici.”
In questo testo della giornalista austriaca Susanne Scholl che è stata arrestata dagli uomini di Putin per le sue continue denunce, ci racconta di Eva che ha partorito i figli sotto le bombe russe, che dal marito-padrone è stata rapita perché tra le genti montane vige ancora le legge medioevale che permette all’uomo ceceno di prendere ciò che desidera.Si parla dei suoi sogni, della speranza che un giorno la guerra cessi e i figli diventino Uomini, non ubriaconi che picchiano le mogli o terroristi. Si parla di Sovdat che vide padre , madre e fratelli sparire in Siberia, come migliaia di altri Ceceni, perché Stalin li considerava traditori, che si vide portare via la figlia primogenita dalla suocera aguzzina perché così vuole la legge medioevale che regola la vita dei clan montani. Si parla delle donne e della loro voglia di vivere,lavorare e non arrendersi alla brutalità, si ricordano Anna Politkovskaja e Nataljia Estemirova che hanno pagato con la vita il loro amore per la verità.

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