Vivere per addizione
di Carmine Abate
Mondadori pagine 153 € 9,00
Romanzo
Costringere un uomo ad emigrare per sopravvivere è sempre un'ingiustizia, questo è il pensiero chiaro e semplice che emerge da questa raccolta di racconti che sintetizzano la vita da emigrante di Carmine Abate.
Sia chiaro, non si tratta di racconti sui soliti meridionali con la valigia di cartone, i terroni che ,come dicono i leghisti,nostri conterranei italianissimi, usavano la vasca da bagno per piantare basilico perchè non ne conoscevano altro uso, si tratta anzi di racconti in cui emerge tutta la dignità e la “grandezza” del migrante.
L'incontro tra due culture è sempre scontro,rottura,odio ma se non si rimane chiusi nella propria ottusità e nel proprio egoismo,prigionieri delle proprie paure, può trasformarsi in uno dei momenti migliori della nostra esistenza destinato ad elevare e arricchire il nostro spirito e la nostra cultura.
Abate , migrante calabrese , ci descrive tre mondi. Il primo è quello degli albanesi di Arbërìa, nel XV secolo alcuni migranti albanesi, sfuggiti all'invasore turco, giunsero sulle coste calabresi dove fondarono 50 comunità che ancor oggi vivono in Italia. Il Secondo mondo è quello dei Germanesi, gli italiani che vivono e lavorano in Germania. Il terzo è quello più personale, quello dell'intellettuale che ha deciso di vivere con la valigia, d'incontrare le culture, di scontrarsi, di confrontarsi e di addizionarle alla propria anima multietnica.
di Carmine Abate
Mondadori pagine 153 € 9,00
Romanzo
Costringere un uomo ad emigrare per sopravvivere è sempre un'ingiustizia, questo è il pensiero chiaro e semplice che emerge da questa raccolta di racconti che sintetizzano la vita da emigrante di Carmine Abate.
Sia chiaro, non si tratta di racconti sui soliti meridionali con la valigia di cartone, i terroni che ,come dicono i leghisti,nostri conterranei italianissimi, usavano la vasca da bagno per piantare basilico perchè non ne conoscevano altro uso, si tratta anzi di racconti in cui emerge tutta la dignità e la “grandezza” del migrante.
L'incontro tra due culture è sempre scontro,rottura,odio ma se non si rimane chiusi nella propria ottusità e nel proprio egoismo,prigionieri delle proprie paure, può trasformarsi in uno dei momenti migliori della nostra esistenza destinato ad elevare e arricchire il nostro spirito e la nostra cultura.
Abate , migrante calabrese , ci descrive tre mondi. Il primo è quello degli albanesi di Arbërìa, nel XV secolo alcuni migranti albanesi, sfuggiti all'invasore turco, giunsero sulle coste calabresi dove fondarono 50 comunità che ancor oggi vivono in Italia. Il Secondo mondo è quello dei Germanesi, gli italiani che vivono e lavorano in Germania. Il terzo è quello più personale, quello dell'intellettuale che ha deciso di vivere con la valigia, d'incontrare le culture, di scontrarsi, di confrontarsi e di addizionarle alla propria anima multietnica.
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