20 lug 2013

Napoli non è un ignobile altrove!

Napoli non è Berlino
di Isaia Sales
Dalai 368p., € 16,50
isbn 9788866204961


I peccati contro la speranza sono i più terribili, i più catastrofici: sono gli unici che non hanno nè perdono, nè redenzione.
Carlos Quijano, scrittore  ( Montevideo 21 03 1900 Mèxico 10 06 1984)   

 Ho seguito entusiasticamente e solidalmente la prima fase dell'attività di sindaco di Antonio Bassolino e poi con distacco e con ira crescente,per non dire altro, la seconda.
di Alberto Asor Rosa




Come diceve Ermanno Rea " Napoli non è un ignobile altrove" così come fu definita da chi non la ama, all'indomani dello scandalo spazzatura, all'indomani della parabola discendente di Bassolino...
Helmut Kohl per mettere al passo la Germania dell'Est con quella dell'Ovest impose alle banche l'equiparazione delle due monete (uno dei pochi casi nella Storia dove un politico non piega la schiena ai poteri forti), estese il welfare dell'Ovest all'Est,mise sul piatto un investimento di millecinquecento miliardi di marchi,ancora oggi i Tedeschi pagano e pagheranno fino al 2019 la tassa di solidarietà per quest'unione e in Germania non c'è stato alcun movimento leghista di ribellione a queste spese economiche e i Tedeschi dell'Ovest non chiamano "terroni" quelli dell'Est.
La Germania è stata ed è esempio di come la volontà politica può salvare un paese . La Germania è stata ed è esempio di Rispetto e Solidarietà di uno Stato verso i suoi cittadini più deboli.
Se avete voglia di sapere perchè in Italia tutto questo non si è verificato leggete "Napoli non è Berlino", avrete modo di confrontarvi con analisi e ipotesi diverse da quelle che il regime partitocratico di questo paese vi impone. Scoprirere così che noi Meridionali non siamo brutti sporchi e cattivi come vi stanno raccontando dal 1861.
di Luigi De Rosa
"Napoli  ha continuato a dare molto all'Italia, all'Europa e al mondo: essa esporta a centinaia i suoi scienziati, i suoi intellettuali, i suoi ricercatori, i suoi artisti, i suoi cineasti... Con generosità, certo. Ma anche per necessità. Mentre non riceve nulla, o pochissimo, da fuori".
Fernand Braudel, su Corriere della sera, 1983





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