29 giu 2013

Homo dignus o Homo numericus?

La rivoluzione della dignità

di Stefano Rodotà
La scuola di Pitagora; 38p.,€ 4,50


Stefano Rodotà in modo chiaro e conciso illustra il lungo percorso che dalla Magna charta,habeas corpus,siamo  nel 1215 e il Re fa ogni uomo libero, passando alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino 1789 dalla quale si estrae dalla naturalità dell'uomo una figura sommamente artificiale, qual'è il cittadino, affidando così alla legge e solo alla legge, la definizione del suo perimetro si arriverà al concetto dell'uomo "tutti nati liberi e uguali", integrato dall'ègalibertè (E.Balibar;Parugi;2010) per completarsi infine con il concetto di "Dignità" ratificato nella Dichiarazione Universle dei Diritti dell'Uomo: "tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti". Un testo che attraverso l'analisi delle carte costituzionali,italiene ,tedesche, europee e statunitensi mette in evidenza la capacità del Diritto di costruire figure sociali di dar vita ad una vera e propria antropologia. Dal 1789 si passa dall'antropologia che forma la figura sociale del borghese che fa riferimento al Code Napolèon e da qui al Code civil. L'uomo dunque scoprirà la cittadinanza, poi la proprietà,infine la Dignità quella che farà esclamare ai Padri della Chiesa : magnum miraculum est homo. Ma nella società moderna non ci si ferma a questa conclusione perchè è nell'Art.1 che troviamo una nuova antropologia sempre costruita dal Diritto, che esalta  l'uomo che ha diritto ad un lavoro e questo lavoro DEVE essere dignitoso.Tale concetto sintetizzato nell'espressione "homo dignus" oggi dai mercati, dalla globalizzazione e dalla informatizazione  vuole essere nuovamente spezzata attraverso "la gestione industriale degli uomini !  " Da homo dignus si verificherà una involuzione in homo numericus


di Luigi De Rosa

La curiosità : Il testo è tratto dalla lectio doctoralis,"Antropologia dell'homo dignus" Università di Macerata ottobre 2010
La frase : La dignità si presenta come un ineludibile denominatore comune,disegna,insieme,un nuovo statuto della persona e un nuovo quadro dei doveri costituzionali.Se la "rivoluzione dell'eguaglianza" era stato il connotato moderno, "La rivoluzione della dignità" segna un tempo nuovo.
di La Rivoluzione della dignità di Stefano Rodotà; La scuola di Pitagora;2013

Stefano Rodotà


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