di Antonio Arslan
Piemme pagine 172 € 14,50
Questo nuovo testo di Antonia Arslan, mi ha ricordato quei vecchi album di fotografie e catoline che conservava mia nonna che nonostante l'età e la vista che non l'assisteva più in quei vecchi ritratti color seppia riusciva a riconoscere posti
ormai cancellati dal cemento, parenti partiti per l'Argentina, quando il Sud America era la terra promessa, e mai più tornati.Proprio come questi vecchi album la Arslan
ci descrive un'Italia "antica" che non esiste più, fatta di zie che sferruzzavano e creavano maglioni in un batter d'occhio (come le fate con la bacchetta magica), filastrocche,giochi
di latta,cibi poveri come le patate e i panzarottini abruzzesi che diventavano in tempo di guerra vere e proprie leccornie, siparietti simpatici come il professor Huizinga e il modo "corretto" di mangiare gli spaghetti,avventure di guerra che lasciavano col fiato sospeso come il maialino sotratto ai nazisti al rischio della propria vita da parte della nonna e le pillole di saggezza di nonno Yerwant patriarca indimenticabile.Se avete amato "La masseria delle allodole" questa raccolta di racconti non tradirà le vostre aspettative.
di Luigi De Rosa
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