25 mag 2011

Winthropping?


La voce dei morti
di Simon Beckett
Bompiani pagine 448 € 19,90
Se provate a googlare la parola winthropping vi ritroverete la classica pagina con lo stemma della polizia anglosassone che di tanto in tanto fa sobbalzare gli hacker dalla sedia di fronte al monitor(vedi Julian Assange) , ma niente paura,tuttalpiù voi vi trovere un'informativa della Police Service che vi spiega che si tratta di una tecnica investigativa nata negli anni settanta in campo militare, serviva ai soldati inglesi per studiare la geografia di un territorio, quest'analisi gli permetteva di individuare i posti dove più probabilmente era stato nascosto materiale bellico dal nemico, a guerra finita, questa tecnica fu mutuata dai detective di Scotland Yard per individuare in aperta campagna i posti dove un serial killer avrebbe potuto nascondere il cadavere di una vittima, stando agli Inglesi funziona (da noi non funzionano neanche i cani molecolari!) David Hunter, il medico legale protagonista di questo thriller, il sergente Terry, l'antropologo forense Wainwright e l'esperta di winthropping Sophie Keller sono nell'estrema periferia londinese, in piena brughiera, nel bellissimo Dartmoor, sono alla ricerca dei cadaveri di due ragazzine, le sorelle Bennett, che un "mostro", il serial killer Jerome Monk, deve aver sepolto da qualche parte ,il ritrovamento dei cadaveri dopo otto anni di indagini infruttuose rappresenterebbe la fine di un incubo e la certezza di punire per tutti i delitti commessi Jerome Monk nel frattempo finito in carcere per l'assassinio di un'altra ragazza.Ma come scoprirete leggendo il romanzo alle volte per individuare i nascondigli bisogna saper leggere la geaografia dei sentimenti, sono i paesaggi interni all'animo umano a nascondere i dirupi più pericolosi.
di Luigi De Rosa

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