La dea cieca
di Anne Holt
Einaudi pagine 379 € 18,50
Genere Thriller
Anne Holt, fra gli scrittori scandinavi che sono saliti alla ribalta, grazie anche al successo planetario di Stieg Larsson è senza dubbio uno dei più preparati, in patria , in Norvegia è stata Procuratore e Ministro, ha lavorato negli Stati Uniti ed era a Dallas quando fu assassinato JFK, dunque anche nella vita reale ha vissuto intrighi e misteri. Questa esperienza “sul campo” si riflette nei suoi romanzi costruiti con competenza e rimandi tecnici che però non appesantiscono la trama.
Karen Borg è un avvocato che si occupa di reati finanziari, durante una passeggiata nel parco col cagnolino, s’imbatte nel cadavere dal cranio fracassato di quello che si rivelerà in seguito un suo collega Hans Olsen ,nel loro ambiente un poco di buono dedito ad affari illeciti. L’assassino, uno spacciatore olandese psicolabile, Ven Der Kerkh, viene subito arrestato e spiazza l’ispettore Hakon Sand con la richiesta , strana, di essere difeso dalla donna che ha trovato il cadavere l’avvocato Karen Borg.
L’avvocatessa, anche se digiuna di processi penali accetta e scatena le ire di parecchi colleghi che le fanno una corte spietata per rubarle la difesa dell’olandese. Questo improvviso interesse da parte di diversi principi del foro di Oslo per questo caso di omicidio è un ulteriore prova, per l’altro ispettore protagonista del romanzo , la bella Hanne Wilhelmsen che il suo intuito la sta portando nella giusta direzione, infatti durante le indagini ha avuto modo di intuire che ci deve essere una vera e propria organizzazione criminale di avvocati dietro la morte di Olsen. Le sorprese nel romanzo non mancano mai, quando sembra che il bandolo della matassa sia ormai dipanato emerge un nuovo particolare che ci tiene incollati alla vicenda, forse una critica si può muovere sull’uso eccessivo di immagini veramente crude che adopera per descrivere i gesti criminali.
di Anne Holt
Einaudi pagine 379 € 18,50
Genere Thriller
Anne Holt, fra gli scrittori scandinavi che sono saliti alla ribalta, grazie anche al successo planetario di Stieg Larsson è senza dubbio uno dei più preparati, in patria , in Norvegia è stata Procuratore e Ministro, ha lavorato negli Stati Uniti ed era a Dallas quando fu assassinato JFK, dunque anche nella vita reale ha vissuto intrighi e misteri. Questa esperienza “sul campo” si riflette nei suoi romanzi costruiti con competenza e rimandi tecnici che però non appesantiscono la trama.
Karen Borg è un avvocato che si occupa di reati finanziari, durante una passeggiata nel parco col cagnolino, s’imbatte nel cadavere dal cranio fracassato di quello che si rivelerà in seguito un suo collega Hans Olsen ,nel loro ambiente un poco di buono dedito ad affari illeciti. L’assassino, uno spacciatore olandese psicolabile, Ven Der Kerkh, viene subito arrestato e spiazza l’ispettore Hakon Sand con la richiesta , strana, di essere difeso dalla donna che ha trovato il cadavere l’avvocato Karen Borg.
L’avvocatessa, anche se digiuna di processi penali accetta e scatena le ire di parecchi colleghi che le fanno una corte spietata per rubarle la difesa dell’olandese. Questo improvviso interesse da parte di diversi principi del foro di Oslo per questo caso di omicidio è un ulteriore prova, per l’altro ispettore protagonista del romanzo , la bella Hanne Wilhelmsen che il suo intuito la sta portando nella giusta direzione, infatti durante le indagini ha avuto modo di intuire che ci deve essere una vera e propria organizzazione criminale di avvocati dietro la morte di Olsen. Le sorprese nel romanzo non mancano mai, quando sembra che il bandolo della matassa sia ormai dipanato emerge un nuovo particolare che ci tiene incollati alla vicenda, forse una critica si può muovere sull’uso eccessivo di immagini veramente crude che adopera per descrivere i gesti criminali.
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