12 gen 2012

Se Dio avesse voluto essere pesce, sarebbe stato balena.


"Se Dio avesse voluto essere pesce, sarebbe stato balena".
Stubb a Ismaele da Moby Dick di Heman Melville

Fra sub ,spesso quando il mare agitato impedisce l'immersione,seduti al tavolo di un bar, si passa il tempo a raccontare storie:di grosse cernie perse per un nonnulla,o di spigole,ricciole,insomma catture di pesci dalla grandezza immaginifica
( la fantasia di un sub cavalca onde maestose!),eppure quando qualcuno durante queste riunioni forzate racconta dell'incontro con una balena, subito si fa silenzio,non si può mentire,non si può inventare l'emozione che si prova,quando magari ti trovi giù nel blu,aspetti che la preda faccia capolino dalla tana e d'un tratto si fa notte!, maledizione a questi aliscafi!,pensi, e invece alzi lo sguardo e ti accorgi che il cielo d'acqua sopra di te è attraversato da una cometa gigantesca fatta di pelle,pinne,sfiatatoio e d'un tratto il mondo del silenzio è squassato dal suo canto.
Se desiderate in minima parte vivere queste emozioni vi consiglio la mostra fotografica di Giuseppe Farace che in 35 scatti,gia pubblicati sulla rivista Nautica (www.nautica.it), ha immortalato gli incontri con balene e capodogli nel Golfo di Napoli.
Mostra fotografica "I giganti del Golfo" presso Feltrinelli a Napoli in Piazza dei Martiri
fino al 5 febbraio 2012.

di Luigi De Rosa

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