23 lug 2011

Procida 1616 - 2011 , lo Stato dov'è?


"1616,Procida con il Pio Monte riscattava gli isolani rapiti dai Turchi. 2011,l'Italia non riesce a liberare i marittimi sequestrati dai pirati somali"
Queste parole d'accusa campeggiano su uno striscione che da qualche tempo accoglie i visitatori nel Porto di Marina
Grande a Procida.Triste sintesi di una classe politica che ai problemi dei cittadini non sa dare alcuna soluzione che siano quelli legati alla spazzatura come quelli dei rapiti in paesi stranieri.
E' realmente un'amara constatazione ed anche se non siete esperti, vi basterà entrare in una libreria della Penisola Sorrentina e spulciare i molti testi dedicati alla storia della marineria per capire quanto di vero ci sia denunciato nello striscione degli amici Procidani.Mi viene in mente "Plancia in Penisola"edito dal Sorriso di Erasmo del Com.Roberto Vittorio Romano che descrive la nascita delle Associazioni Marrittime a Meta,Piano,Sant'Agnello e Sorrento, che nella vasta aneddotica racconta,per esempio, come nel 1564 (dico 1564!) il vicerè don Parafan de Ribera si occupava dell'incolumità dei marinai,mi viene in mente "Sorrento e i Casali del Piano"Nicola Longobardi Editore del Professor Vincenzo Russo che dedica un ampio capitolo agli attacchi barbareschi e saraceni del 1500 e il nuovissimo saggio-catalogo "La marineria della Penisola Sorrentina" Confine Edizioni di Biagio Passaro e Massimo Maresca, per citare solo alcuni dei primi libri che mi vengono in mente e per sottolineare,testi e fonti storiche alla mano,che secoli fa i marittimi venivano soccorsi!, senza tante chiacchiere, i marinai rapiti venivano riscattati!, nel 2011 cosa c'è che non funziona?
A questa domanda sapremo in futuro se c'è qualcuno in grado di dare una risposta concreta, io esprimo ancora una voltà solidarietà ai rapiti delle navi Savina Caylyn e Rosalia d'Amato.
di Luigi De Rosa
(la foto in alto a destra è tratta dal Mattino di Napoli che oggi,23 luglio 2011, dedica nella cronaca un articolo al j'accuse procidano)

Nessun commento: